Ci si aspettava un milione di nuovi occupati, ma ad aprile il mercato del lavoro USA delude e chiude a +266 mila. La Germania segna a marzo buoni dati su export e produzione industriale, la Cina ad aprile registra un surplus commerciale record. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Cina, settore servizi e commercio internazionale. Ad aprile continua a migliorare il settore servizi cinese, il sondaggio Caixin PMI tocca quota 56.3 dal precedente 54.3, miglior risultato da quattro mesi a questa parte. Crescono la componente ordini e quella legata all’occupazione, mentre continua ad essere sostenuta la pressione sui prezzi. Sul fronte del commercio internazionale, invece, il mese scorso ha segnato un vero e proprio boom di esportazioni: +32.3% rispetto a 12 mesi prima, 10° mese consecutivo di crescita. Crescita robusta anche per le importazioni, ad aprile è +43.3%, massimo da 10 anni a questa parte. Cresce il surplus commerciale, ad aprile è stato pari a 42.8 miliardi di dollari, ben al di sopra delle aspettative e di gran lunga in miglioramento rispetto ai 13.8 miliardi del mese precedente.
Germania, surplus commerciale ai massimi dal 2019 a marzo scorso. La bilancia commerciale tedesca aumenta il surplus a marzo, i 20.5 miliardi di euro di differenza tra esportazioni ed importazioni sono il livello più alto dall’ottobre del 2019. Alto il contributo dei partner europei, le esportazioni verso l’Europa sono salite di oltre il 20% su base annua, quelle extra-Europa del 10%. Intanto dopo due mese di calo, a marzo è tornata a salire la produzione industriale: +2.5%, miglior risultato dall’ottobre dell’anno scorso. Rispetto al febbraio 2020, però, il livello dell’output continua ad essere più basso, esattamente del 4.3%.
USA, mercato del lavoro in aprile delude. Ci si attendeva un milione di posti di lavoro in più ed invece ad aprile l’economia americana riesce a mettere assieme appena 266 mila nuovi occupati. Un numero che lascia di stucco e che nei prossimi giorni dovrà in qualche modo essere spiegato. Da un lato continua il recupero del settore servizi, dall’altro c’è una riduzione dei lavoratori temporanei e la perdita di 18 mila posti nella manifattura. Il tasso di disoccupazione risale al 6.1% (dal 6% precedente) ed il tasso di partecipazione migliora di due decimi arrivando al 61.7%. Sul fronte dei salari si registra un incremento della paga oraria dello 0.7% su base mensile e dello 0.3% su base annua, numeri ben oltre le attese del mercato. Secondo alcune prime analisi emerge una difficoltà da parte delle aziende a trovare lavoratori, per alcuni potrebbe aver influito anche il recente stimolo fiscale (l’assegno da 1.4 mila dollari).
Canada, mercato del lavoro in aprile. Si interrompe dopo due mesi il recupero dell’occupazione canadese. Ad aprile gli occupati sono calati di 207mila unità, peggior dato da gennaio e ben oltre le attese (già orientate alla contrazione). Retail e servizi sono i settori nei quali si registra la maggior emorragia di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione torna sopra gli 8 punti percentuali, mentre la paga oraria di aprile è inferiore dell’1.6% rispetto a 12 mesi prima (le attese erano per un aumento).
Foto di David Mark