Lunedì avaro di dati macro. Spicca il dato sulla fiducia delle imprese in Germania, tornata a salire nel mese di febbraio. Taiwan migliora le stime di crescita per il 2021. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Germania, fiducia imprese torna a salire in febbraio. L’indice Ifo Business Climate sale a febbraio raggiungendo quota 92.4, due punti sopra la lettura di gennaio e miglior risultato dall’ottobre dell’anno scorso. Le imprese tedesche sono più ottimiste sull’andamento dei prossimi mesi ed inizia a migliorare anche la percezione della situazione attuale.
Nuova Zelanda, S&P alza il rating. Buone notizie per l’economia kiwi. L’agenzia S&P ha migliorato il rating sul debito neozelandese, portandolo dalla doppia A ad AA+. Le motivazioni della promozione stanno tutte nella velocità con la quale l’economia dell’isola è riuscita a riprendersi dalla crisi pandemica.
Taiwan, PIL quarto trimestre 2020 rivisto al rialzo. Nell’ultimo trimestre dell’anno scorso l’economia dell’isola di Formosa è cresciuta più di quanto precedentemente stimato. Su base annua il periodo ottobre-dicembre ha segnato un +5.09%, contro il +4.26% precedentemente stimato. Migliora così anche il dato complessivo relativo al 2020: +3.11% contro il precedente +2.08%. Solo nell’ultimo trimestre le esportazioni sono crescite di oltre cinque punti percentuali su base annua. Migliorano anche le stime per il 2021: dal +3.83% a +4.64%.
USA, Chicago FED sale ancora. Nona lettura consecutiva sopra lo zero e secondo mese consecutivo di crescita, l’indice dell’attività economica dell’area di Chicago migliora nella rilevazione di gennaio e segna quota 0.66, il miglior dato da ottobre scorso. Crescono un po’ tutte le componenti ma sono soprattutto quelle legate ai consumi a migliorare sensibilmente rispetto a dicembre scorso.
USA, Dallas Fed manifattura. Settimo mese sopra lo zero per l’indice dell’attività manifatturiera del Texas. A febbraio il Dallas Fed Index sale a quota 17.2, il miglior dato da ottobre scorso. Balzo in avanti della componente produzione, ma salgono anche gli ordinativi. Si raffredda, invece, la componente occupazione che, pur rimanendo in crescita, rallenta il passo.
Foto di FelixMittermeier