La Commissione Europea rivede al ribasso la crescita 2021 per l’Eurozona, pesa il prolungarsi della crisi pandemica ed il ritardo sui vaccini. Spagna ed Italia le economie più lente nel tornare ai livelli pre-crisi. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Eurozona, crescita 2021 rivista al ribasso. La Commissione Europea ha rivisto al ribasso la stima di crescita dell’economia dell’area per il 2021. Dal +4.2% al 3.8%. Il taglio è in larga parte imputabile all’evolversi della crisi pandemica, con molti paesi ancora alle prese con misure restrittive ed una campagna vaccinale a rilento. Nello scenario base la Commissione ipotizza una progressiva eliminazione delle misure restrittive entro la metà dell’anno. In queste condizioni sarà possibile tornare ai livelli pre-crisi entro la metà del 2022. Qualche economia rischia però di rimanere attardata, per Italia e Spagna si stima un ritorno ai livelli pre-crisi solo entro la fine del 2022.
Calma piatta sul fronte dei prezzi, con l’inflazione vista al +1.3% nel 2021 e poco dinamica anche per l’anno successivo, pur con temporanei sobbalzi di brevissimo termine.
UK, sondaggio RIC su mercato immobiliare. Il sondaggio della Royal Institution of Chartered Surveyors conferma che anche a gennaio i prezzi delle abitazioni in Gran Bretagna hanno continuato a salire, con la sola zona di Londra a segnare una contrazione rispetto a dicembre. Dal sondaggio emerge, però, una certa “fatigue” della domanda, con un calo di interesse ed una diminuzione degli accordi di vendita conclusi.
Messico, 21° mese consecutivo di calo per la produzione industriale. Ancora un segno meno a dicembre scorso per la produzione industriale messicana. Su base annua l’output è sceso dell’2.1%, 21° mese consecutivo con il segno meno ma anche miglior risultato dal febbraio del 2020. Su base mensile il ritmo della ripresa sembra rallentare, a dicembre la crescita si è fermata allo 0.1%, nove decimali sotto novembre e peggior risultato da maggio 2020.
USA, mercato del lavoro. Le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione scendono sotto la barriera degli 800 mila per la prima volta dalla prima settimana di gennaio 2021. Le 793 mila richieste, oltre a rimanere ben al di sopra del livello pre-crisi, sono superiori alle attese fissate attorno alle 750 mila unità. In ogni caso non si tratta di numeri capaci di cambiare il giudizio sullo stato attuale del mercato del lavoro americano, che rimane in stallo. La media a quattro settimane rimane sopra quota 800 mila, mentre i sussidi continuativi stazionano attorno ai 4.5 milioni.
Foto di S. Hermann & F. Richter