Dati macro relativi alla fiducia oggi. In Germania l’indice IFO di aprile scende al minimo record. La lettura definitiva dell’indice di fiducia elaborato dall’Università del Michigan da segni di stabilizzazione. Sempre in USA giù gli ordini di beni durevoli di marzo, con il settore aerospaziale che fa -296% rispetto al febbraio.
Banche centrali. La banca centrale cinese interviene nuovamente, questa volta ritoccando all’ingiù il tasso di riferimento ad un anno per i finanziamenti agevolati a medio termine. 20 punti base in meno al 2.95%. La banca centrale russa taglia il tasso di interesse delle operazioni repo ad una settimana. Nella comunicazione l’istituto di Mosca prevede una contrazione del PIL russo per il 2020 tra il 4% ed il 6% con l’inflazione attorno al 4%. La Banca centrale si dice possibilista su un prossimo intervento sul tasso di riferimento.
Germania, indice IFO di marzo. Minimo record e peggior ribasso mensile per l’indice che misura la fiducia degli operatori economici tedeschi. Da quota 85.9 di marzo, l’indice scende a 74.3. Tutte al ribasso le componenti. Quella legata alla situazione economica corrente passa da quota 92 a 79.5, ma a peggiorare sono anche le aspettative sui prossimi mesi. Il pessimismo si diffonde in tutti i settori ed in particolar modo in quello dei servizi, davvero l’anello più debole dell’economia in questa fase recessiva.
Norvegia, stima PIL primo trimestre 2020. L’economia norvegese dovrebbe contrarsi dell’1.5% nel primo trimestre dell’anno. Questo secondo i calcoli preliminari dell’Istituto di Statistica che vede la proiezione annua a -5.5%. Stando a quanto comunicato a trascinare giù il prodotto interno lordo è stato il vasto settore dei servizi (dalla cultura alla ristorazione, dagli alberghi ai servizi professionali). Sale di un punto percentuale, invece, la ricchezza prodotta dal settore petrolifero.
Singapore, a marzo rimbalza la produzione industriale. Con un +21.7% rispetto a febbraio, la produzione industriale di Singapore rimbalza e batte le attese di mercato. +16.5% il confronto con marzo 2019.
UK, vendite al dettaglio pesantemente in ribasso a marzo. Pur essendo stato un mese per gran parte senza restrizioni, marzo segna rosso profondo per le vendite al dettaglio del Regno Unito. -5.1% su base mensile, -5.8% su base annua. Dedotta la componente più volatile, il risultato non cambia: -3.7% su mese e -4.1% su base annua.
USA, beni durevoli a marzo. Crolla il settore trasporti. -269% è la variazione di ordini nel settore della costruzione di aerei civili e componenti. Una perdita di 16 miliardi di dollari. Il settore trasporti nel suo complesso perde il 41% di ordini rispetto al mese precedente. I beni durevoli, nel loro complesso, a marzo scendono del 14.4%, il peggior dato mensile dal 2014. Tolta la componente trasporti la perdita scende dello 0.2%. I core durable orders (i beni durevoli dedotti quelli del settore aerospaziale e militare, un indicatore della salute dell’economia americana) crescono dello 0.1%.
Fiducia Michigan. Dato finale si stabilizza. L’indice di fiducia redatto dall’università del Michigan non peggiora nella sua lettura definitiva. 71.8 contro un dato preliminare di 71. In ribasso rispetto al mese precedente e comunque ai minimi dal 2011. Rispetto al valore preliminare migliora leggermente sia la componente relativa alla situazione attuale, sia quella relativa alle aspettative. I 20 giorni circa tra il sondaggio preliminare e quello definitivo sembrano aver stabilizzato l’opinione degli intervistati, sulla quale potrebbe aver influito anche la serie di notizie provenienti dall’Europa, dove la curva del contagio sembra appiattirsi e sono in programma molte riaperture. I consumatori però rimangono pessimisti sui prossimi mesi. Per l’89% degli intervistati la situazione economica peggiorerà, solo il 38% vede già all’orizzonte un miglioramento (a febbraio era al 58%).
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