Banche centrali. Perché è importante che siano indipendenti, credibili e trasparenti?

Dall’inizio degli anni 90 molti governi hanno iniziato a considerare il controllo dell’inflazione un tema di grande importanza per la sostenibilità delle economie dei loro paesi. Le banche centrali, con il loro potere di controllo sull’offerta di moneta, hanno ricoperto, e ricoprono tuttora, un ruolo fondamentale.

Le banche centrali, principalmente modificando i tassi di interesse, influiscono sulla quantità di moneta presente nel sistema, questo genera degli effetti sia a livello di domanda che di offerta, influenzando il livello dei prezzi e quindi l’inflazione. L’efficacia del controllo sull’inflazione si basa su tre concetti fondamentali: l’indipendenza, la credibilità e la trasparenza delle banche centrali.

L’indipendenza delle banche centrali è fondamentale nel raggiungimento del target di inflazione. Sebbene questo target possa essere fissato direttamente da un governo, quest’ultimo deve necessariamente fare i conti con il consenso. In prossimità di elezioni un governo potrebbe essere tentato di adottare una politica monetaria espansiva, per attirare ulteriori investimenti e sostenere artificialmente la domanda. Questa condotta, probabilmente pagante in termini elettorali, porterebbe ad un aumento dell’inflazione. Per questo motivo è necessario affidare il controllo dell’inflazione ad una istituzione indipendente e insensibile alle problematiche elettorali. L’indipendenza delle banche centrali è una garanzia per il raggiungimento del target di inflazione. Naturalmente questa indipendenza non è assoluta. I governatori delle banche centrali sono nominati dagli organi politici; in alcuni casi – come detto in precedenza – il target di inflazione è fissato direttamente da un organo politico. Ciò che risulta importante è il mantenimento dell’indipendenza operativa.

Altro punto fondamentale è la credibilità delle banche centrali. La credibilità svolge un ruolo essenziale nella determinazione delle aspettative di inflazione. Se gli operatori economici credono nella volontà delle banche centrali di raggiungere un target di inflazione, ad esempio, del 2%, molto probabilmente le aspettative di inflazione tenderanno ad avvicinarsi a quel livello. Pensiamo, invece, all’ipotesi nella quale il controllo dell’inflazione sia affidato ad un governo di uno stato pesantemente indebitato. Gli operatori, in questo caso, sarebbero molto meno propensi a credere alla volontà da parte del governo di mantenere un target di inflazione basso; sapendo che un’alta inflazione ha come risultante l’abbassamento del valore reale del debito di un paese, è molto probabile che il governo sia tentato dal lasciare andare il livello dei prezzi oltre il target. Le aspettative di inflazione, in questo caso, si spingerebbero verso un livello di prezzi elevato.

Strettamente collegata alla credibilità è la trasparenza. Anzi possiamo dire che la trasparenza nell’operatività della banca centrale è fondamentale per mantenerla credibile agli occhi degli operatori finanziari. Per questo motivo, periodicamente, le banche centrali forniscono al pubblico una serie di report sui principali indicatori relativi alla salute dell’economia, alle condizioni dei mercati finanziari, alle condizioni del mercato del credito ed alla dinamica dei prezzi. Diffondono i verbali delle loro riunioni ed organizzano audizioni e conferenze stampa.

Indipendenza, credibilità e trasparenza sono quindi fondamentali per rendere l’obiettivo di inflazione raggiungibile. Queste caratteristiche incidono sulle aspettative di inflazione e quindi rendono rendono più facile controllare la dinamica dei prezzi.

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