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Eurozona, inflazione scende a ottobre 2025 e si avvicina al target BCE

Nel mese di ottobre 2025 l’inflazione nell’Eurozona è scesa al 2,1%, vicina al target BCE ed in linea con le attese. La componente core rimane stabile, mentre accelera l’inflazione sui servizi. In Cina settore privato in stallo a ottobre.

Nel mese di ottobre 2025 l’inflazione nell’Eurozona è tornata a scendere, avvicinandosi ulteriormente al target BCE. Su base annua la variazione si ferma al 2,1%, un decimo in meno di settembre ed in linea con le attese. Frena la crescita dei prezzi dell’alimentare, mentre accelera la deflazione del comparto energia. L’inflazione core rimane stabile al 2,4%, un decimo sopra le attese del mercato. Spinte inflazionistiche continuano ad arrivare dal settore servizi, qui i prezzi sono saliti su base annua del 3,4%; terzo mese di accelerazione consecutivo e massimo da aprile scorso. Su base mensile la variazione è stata dello 0,2%, un decimo in più rispetto a settembre.

Giappone, dati positivi per vendite al dettaglio e produzione industriale.

A settembre 2025 la produzione industriale giapponese è tornata a crescere per la prima volta dal giugno scorso, registrando un +2,2% su base mensile che batte di sette decimi le attese del mercato. Si tratta del miglior risultato dal febbraio scorso, sostenuto dal recupero di settori chiave quali i macchinari, la chimica e la lavorazione dei metalli. Su base tendenziale l’output è salito del 3,4%, massimo a tre mesi.

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Buone risposte anche per quel che riguarda la domanda interna. Le vendite al dettaglio, infatti, sono salite dello 0,3% su base mensile e dello 0,5% su base annua (leggermente sotto le attese).

Cina, settore privato in stallo ad ottobre per sondaggio PMI.

In ottobre 2025 l’indice PMI composite elaborato dall’istituto di statistica cinese è sceso a 50,0 punti da 50,6, toccando il livello più basso dal dicembre 2022 e segnalando una crescita sostanzialmente piatta. Il manifatturiero si è contratto per il settimo mese consecutivo, con il calo più marcato da aprile. Il sondaggio sottolinea come gli sforzi per sostenere la domanda estera hanno alimentato soprattutto la competizione sui prezzi, senza tradursi però in maggiori vendite. L’incertezza commerciale ha inoltre spinto alcune imprese a ridurre l’esposizione verso gli Stati Uniti. Anche i servizi sono rimasti deboli, frenati da una domanda interna ancora fiacca e da un clima imprenditoriale prudente. Le autorità non hanno mostrato urgenza nell’adottare nuovi stimoli significativi, dopo gli incentivi ai prestiti ai consumatori introdotti ad agosto.

Germania, vendite al dettaglio tornano a crescere a settembre 2025.

Nel mese di settembre le vendite al dettaglio in Germania sono tornate a crescere per la prima volta da giugno scorso. Su base mensile la variazione è stata dello 0,2%, in linea con le attese. A crescere sono state le vendite di alimentari, carburanti e gli acquisti online. Flessione, invece, per le vendite in negozio di beni non alimentari. Su base annua la tendenza alla crescita è in rallentamento, con la variazione che passa dal +1,4% al +0,2%; minimo a 14 mesi.

Foto di Christoph Meinersmann

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