Germania, fiducia imprese migliora a gennaio

Nel mese di gennaio migliora la fiducia delle imprese in Germania, confortate dai primi segnali di miglioramento nella supply chain globale. Negli USA prezzi delle case crescono a ritmi più blandi. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, inflazione in rialzo a fine 2021. Nell’ultimo trimestre del 2021 l’inflazione australiana si conferma, per il terzo periodo consecutivo, sopra il 3% annuo. Il dato di ottobre-dicembre scorso sale a +3.5% su base annua, cinque decimi in più della rilevazione precedente e oltre le attese. Su base congiunturale si è registrata la maggior variazione da 5 trimestri, con un +1.3% che è di cinque decimi superiore al rilevamento precedente. La versione dell’indice monitorata dalla banca centrale, la RBA Trimmed Mean CPI, si issa al 2.6%, massimo da 7 anni e mezzo, nella parte alta della banda di oscillazione “target” dell’istituto centrale (2-3%).

Germania, fiducia imprese migliora a gennaio. L’indice Ifo Business tedesco migliora nel mese di gennaio, segnalando un ritorno della fiducia delle imprese, soprattutto per quel che riguarda le aspettative. L’indice sale a 95.7, quasi un punto meglio di dicembre e sopra le attese del mercato. Segnali di miglioramento sul fronte supply chain e smaltimento dell’arretrato sono i fattori che alleviano le preoccupazioni degli operatori. Rimane debole la percezione della condizione attuale dell’economia tedesca.

Sondaggio CBI, ordinativi stabili e prezzi in rialzo. Dal consueto sondaggio mensile della Confederation of British Industry emerge una sostanziale stabilizzazione sul fronte degli ordinativi attesi ed un miglioramento sul lato della produzione, segnale di una minor congestione della supply chain che permette di aumentare il volume di prodotto finito. Brutte notizie sul fronte dei prezzi: nei prossimi tre mesi le aziende inglesi prevedono di alzare, sensibilmente, i prezzi dei loro prodotti, passando ai clienti finali i costi, delle materie prime e del lavoro, sopportati nell’ultimo periodo. Il morale delle imprese non è comunque dei migliori. Le incertezze sui livelli di produzione del primo trimestre 2022 e le difficoltà sul fronte del lavoro portano l’indice di fiducia elaborato da CBI ai minimi da un anno, a quota -9 dal +2 della rilevazione precedente.

USA, prezzi delle abitazioni a dicembre. Si direbbe che anche per il rialzo dei prezzi delle abitazioni negli USA siamo arrivati ad una fase di plateau. L’indice Case-Shiller ha registrato a dicembre un +18.3%, quarto mese di calo consecutivo ma sopra il 18% atteso dal mercato. Anche l’indice redatto dal Federal Housing Finance Agency sembra confermare: +1.1% su base mensile, +17.5% su base annua (solo un decimo in più del mese precedente, terzo mese consecutivo attorno al 17% e sotto al picco del +19% registrato nel luglio scorso). Pesa senz’altro la poca offerta che alza notevolmente il prezzo degli immobili, ma secondo gli analisti inizia ad incidere anche il discorso tassi.

USA, fiducia dei consumatori a gennaio. Leggero calo per l’indice della fiducia dei consumatori USA elaborato dal Conference Board. L’indicatore scende a 113.8 dal 115.2 precedente, ma rimane sopra le attese del mercato. Si tratta del primo calo dopo tre mesi consecutivi di rialzo e segnala un indebolimento delle aspettative di breve termine, in gran parte legato al diffondersi della variante Omicron. Per i prossimi mesi – al momento – la situazione sembra ben impostata: la propensione all’acquisto di beni durevoli continua a salire e per il secondo mese consecutivo cala la preoccupazione per il carovita.

Foto di sd-pictures

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