Cina, settore manifatturiero ai minimi da aprile 2020

A luglio il settore manifatturiero della Cina registra un PMI ai minimi dall’aprile del 2020, la causa un mix di fattori tra cui rientrano anche gli eventi climatici estremi. In Germania vendite al dettaglio bene a luglio. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Cina, settore manifatturiero ai minimi da aprile 2020. Il Caixin PMI manifatturiero cinese scende nel mese di luglio a quota 50.3, il livello più basso dall’aprile del 2020 e a soli 4 decimi dalla zona contrazione. Il dato, oltre ad essere molto distante dalle attese del mercato, evidenzia il delicato momento della congiuntura internazionale: una supply chain ancora lontana dalla normalizzazione, prezzi delle materie prime ancora sostenuti (seppur con un ritmo di crescita in calo), focolai di variante Delta del covid ed eventi climatici estremi. Il risultato è una decisa frenata della fase di espansione che preoccupa le imprese: le aspettative per i prossimi mesi registrate dal sondaggio PMI scendono ai minimi da tre mesi a questa parte.

Germania, vendite al dettaglio bene a giugno. Nel mese di giugno le vendite al dettaglio tedesche hanno mantenuto il ritmo di crescita visto nell’ultimo mese di primavera. Il +4.2% su base mensile è solo quattro decimi inferiore al dato di maggio e oltre due punti sopra le attese del mercato. Le vendite si concentrano nei settori non alimentari ed in particolare nell’abbigliamento. Su base annua la variazione è del +6.2%, miglior risultato dal marzo del 2021. Rispetto al febbraio del 2020 le vendite sono cresciute del 9.1%.

PMI manifatturiero, dati finali di luglio con poche variazioni. Poche le variazioni nella lettura finale del sondaggio dei direttori d’acquisto del settore manifatturiero. Rispetto al dato flash la manifattura della zona Euro perde qualche decimo ma rimane saldamente sopra quota 60 (migliora quella tedesca, riviste al ribasso rispetto alla prima lettura Francia, Spagna e Italia. Tutte comunque abbondantemente in zona espansione). Anche il PMI finale della manifattura inglese viene rivisto al ribasso di circa tre punti, ma si conferma per il quarto mese consecutivo sopra quota 60 in piena zona espansione. Revisione leggermente in rialzo per l’Austrialia (un decimo, confermata la zona espansione) e per il Giappone (sesto mese consecutivo in zona espansione). Conferma sopra quota 60 (63.4) anche per la manifattura statunitense.

USA, indice ISM di luglio. Rallenta per il secondo mese consecutivo l’indice ISM manifatturiero negli USA. A luglio il sondaggio PMI scende a quota 59.5 da 60.6: sotto quota 60 per la prima volta da cinque mesi, peggior risultato da 6 mesi a questa parte. Dalle risposte dei direttori d’acquisto emerge una sempre maggiore difficoltà nel far fronte alle commesse. Difficoltà che deriva in larga parte dal non riuscire a trovare lavoratori, oltre che dalla complicata situazione della logistica. Continua la pressione sui prezzi, anche se nell’ultimo sondaggio scende leggermente.

Foto di Jeremy Zhu

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