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Eurozona, fuori da recessione tecnica nel secondo trimestre 2021

L’Eurozona esce dalla recessione tecnica e fa registrare una crescita del 2% nel secondo trimestre 2021, in calo anche la disoccupazione. Negli USA meglio del previsto il dato sulla spesa per consumi, mentre la fiducia dei consumatori rimane ai minimi da 5 mesi a questa parte. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Corea del Sud e Giappone, produzione industriale torna a salire in giugno. Nel mese di giugno la produzione industriale sudcoreana è tornata a salire dopo tre mesi di andamento negativo. Su base mensile è +2.2%, il miglior risultato dal dicembre del 2020. Balzo anche per la produzione industriale giapponese che, sempre a giugno, ha registrato un +6.4% su base mensile, ben oltre le attese ed ai massimi dal luglio del 2020.

Eurozona, fuori da recessione tecnica nel secondo trimestre 2021. Nel secondo trimestre del 2021 l’Eurozona torna a crescere ed esce dal periodo di recessione tecnica nel quale era entrata ad inizio autunno 2020. Secondo la prima stima della Commissione Europea il PIL del periodo aprile giugno è cresciuto del 2%, cinque decimi in più rispetto alle attese, equivalente ad un 8% annualizzato, meglio quindi di quello statunitense. A livello nazionale tornano a crescere tutte le principali economie ed in particolare quelle che hanno visto ripartire il settore dei servizi (turismo in testa). Così la Spagna registra un +2.8% e l’Italia un +2.7%. Germania a +1.5% e Francia a +0.9%.

Scende anche la disoccupazione, è il secondo mese consecutivo di calo. La percentuale di disoccupati nel blocco scende al 7.7%, un decimo in meno di maggio e ben due in meno delle attese. A livello nazionale rimane pesante la situazione spagnola (15%), mentre migliora quella italiana (disoccupazione torna sotto il 10%). Germania e Olanda rimangono con tassi sotto la soglia del 4%.

E l’inflazione va oltre il 2%. Nel mese di luglio è proseguito il rialzo dei prezzi al consumo nella zona Euro. Il tasso di inflazione supera la soglia del 2% e si ferma al +2.2% annuo, con una variazione mensile che è però negativa (-0.1%). A farla da padrone ancora la bolletta energetica. Dedotte le componenti volatili, infatti, il livello dei prezzi registra un incremento dello 0.7%, in calo di due decimi rispetto alla rilevazione di giugno.

USA, bene spese e redditi a giugno. Segnali di ripresa arrivano dalle spese per consumi statunitensi. Nel mese di giugno sono aumentate dell’1%, tre decimi più delle attese, miglior dato da marzo scorso. Sostanzialmente invariati, invece, i redditi percepiti: a giugno la variazione è stata dello 0.1%, primo segno più da marzo e meglio delle attese (-0.3%).

USA, PCE price e costo del lavoro. Segnali misti. I PCE price, dato core, sono saliti a giugno del 3.5% rispetto all’anno precedente, due decimi meno delle attese. Su base mensile il progresso è stato dello 0.4%, anche qui due decimi meno delle attese. Sul fronte del costo del lavoro, il secondo trimestre ha registrato una flessione, con i salari cresciuti dello 0.9% contro il +1% del primo trimestre.

Fiducia consumatori USA, Indice Michigan finale di luglio. La fiducia dei consumatori statunitensi migliora leggermente rispetto alla lettura di inizio mese, ma rimane sotto i livelli di giugno. L’indice elaborato dall’Università del Michigan si ferma a 81.2, il livello più basso da 5 mesi a questa parte. I prezzi e l’andamento dell’economia sono le principali preoccupazioni, anche se a fine mese sembrano calare, seppur molto leggermente, le aspettative di inflazione.

Foto di Pexels

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