USA, male occupazione a dicembre. Germania, produzione industriale oltre attese

Come anticipato dal report ADP, per gli USA dicembre si chiude male sul fronte dell’occupazione. 140 mila posti persi nell’ultimo mese dell’anno, primo segno negativo da aprile scorso. In Germania numeri oltre le aspettative per la produzione industriale di novembre 2020. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Germania, produzione industriale a novembre. Dopo quello sugli ordini arriva un altro dato positivo dalla Germania. A novembre scorso la produzione industriale ha continuato a crescere, mettendo a segno un +0.9%. Si tratta del settimo segno più mensile consecutivo, oltre ad essere di due decimali sopra le attese del mercato. Il dato sulla produzione, unito a quello degli ordinativi, fa sperare in un impatto della seconda ondata di lockdown sul PIL meno pesante di quanto inizialmente ipotizzato.

Francia, non bene produzione industriale a novembre. Dati non altrettanto buoni arrivano dalla Francia, qui la produzione industriale a novembre scorso ha registrato il primo calo mensile dall’aprile 2020. Il -0.9% è di un decimale migliore rispetto alle attese e risente della riduzione dell’output di settori quali l’estrattivo e l’energia. Tiene e cresce anche in novembre la produzione del settore manifatturiero.

Gran Bretagna, prezzi abitazioni ancora su a dicembre ma diminuisce il ritmo. Ancora un +6% su base annua a dicembre per i prezzi delle abitazioni nel Regno Unito. L’indice elaborato da Halifax frena però rispetto a novembre, quando l’incremento annuo segnò un +7.6%. Se i mutui vantaggiosi continuano a trainare il settore, dall’altro lato la condizione economica britannica (ripresa lenta e rischio disoccupazione in netta salita nei prossimi mesi) rende incerto l’andamento dei prezzi delle abitazioni nel 2021.

USA, male occupazione a dicembre. Come anticipato dal report ADP di mercoledì scorso, il mercato del lavoro statunitense si è “piantato” a dicembre. Il rapporto ufficiale parla di 140 mila posti di lavoro in meno, peggio delle attese (-70 mila) e prima volta in rosso dall’aprile scorso. Rispetto a febbraio mancano all’appello 9,8 milioni di posti di lavoro, la gran parte nel settore servizi, quello che anche a dicembre ha pagato lo scotto maggiore della difficile congiuntura. Il tasso di disoccupazione rimane stabile al 6.7% per il secondo mese di fila. Fa impressione pensare che un anno fa era al 3.5%.

Canada, mercato del lavoro a dicembre. Improvvisa frenata del mercato del lavoro anche in Canada. A dicembre si sono persi 62.2 mila posti di lavoro, primo segno meno da aprile e peggio di quanto si attendesse il mercato (-27.5mila). Part time (particolarmente utilizzato nel settore servizi) e lavoro autonomo i segmenti più colpiti. Nel primo il calo è di oltre 90 mila posto, mentre tra gli autonomi si raggiunge il minimo da inizio pandemia con 62 mila posti in meno.

Foto di Hyein Nam

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