PMI, prima stima aprile. Economia mondiale alle prese con il lockdown

Nella stima preliminare del sondaggio PMI di aprile sono evidenti i segni inferti all’economia dal lockdown anti-coronavirus. Precipita il settore dei servizi, cala vistosamente il manifatturiero. E mentre in Europa il morale degli operatori economici è nerissimo, negli USA i nuovi disoccupati sono saliti sopra i 26 milioni. Questo ed altro nella ricca K Briefing di oggi.

PMI, prima stima aprile. Economia europea continua ad indebolirsi. La stima preliminare del sondaggio IHS Markit PMI di aprile conferma l’indebolimento della congiuntura economica europea, affondata dal lockdown (unico sistema efficace per contrastare la pandemia di covid-19). I dati diffusi oggi vanno a ritoccare i record precedenti e si caratterizzano per la loro omogenea distribuzione. Come ipotizzabile, a soffrire maggiormente è il settore dei servizi, con interi comparti (alberghiero, turismo, ristorazione) completamente bloccati. Nella zona euro il PMI servizi tocca il minimo storico a 11.7, contro il 26.4 di marzo (attese attorno a 23). La Francia registra un 10.4, la Germania poco sopra il 15. Anche in Gran Bretagna il dato tocca nuovi minimi con il PMI servizi che crolla a 12.3. Si diceva dell’omogeità del dato, questa si mostra anche guardando ai componenti dell’indice. Scendono tutte le voci, dai nuovi ordini all’occupazione sino a quella dei lavori arretrati.

Non va molto meglio al settore manifatturiero che pur può contare su una chiusura parziale rispetto al blocco quasi completo dei servizi. Nell’area Euro il dato si ferma a 33,6 (record dal 2009) e poco sopra 30 arrivano i PMI manifatturieri di Francia e Germania. A calare non sono solo le voci sulla condizione attuale (nuovi ordini, occupazione) ma anche l’aspettativa sui prossimi 12 mesi che tocca nuovi record di pessimismo. Sulla falsariga del dato comunitario anche il PMI manifatturiero inglese (32.9).

Il settore privato europeo, così come fotografato dal sondaggio PMI, mostra gli evidenti effetti del blocco imposto dal covid-19. Il Composite dell’Eurozona scende a 13,5 dal 29.7 del mese precedente.

Si tratta, come detto, della stima preliminare. Probabile che le prospettive di riapertura, che da qualche giorno prendono forza nel continente, possano già far rivedere leggermente al rialzo il PMI nella lettura definitiva. Saranno molto probabilmente maggio e giugno a dirci qualcosa di più sulla forma che assumerà la ripresa.

La fiducia vola via. In Germania la fiducia dei consumatori crolla sotto zero. Nel sondaggio GfK per maggio il dato piomba a -23.4, sotto le attese e ben distante dal già povero 2.7 di aprile. Manco a dirlo si tratta di un minimo assoluto per l’indicatore. Scendono tutte le voci, dalla propensione agli acquisti alle prospettive reddituali. Le aspettative sul futuro dei consumatori tedeschi sono tornate ai livelli del 2009.

In Francia la musica non cambia. Questa volta il livello di (s)fiducia è quello dell’industria. Il Business Climate Index segna 82 ad aprile, contro il 98 di marzo. I settori dei servizi e del commercio al dettaglio sono i più pessimisti, peggiora il sentiment anche nel settore manifatturiero, seppur con meno enfasi.

In Gran Bretagna, dove a marzo il bilancio statale segna un deficit (12 mesi fa c’era un surplus), la fiducia dell’industria misurata dall’istituto CBI segna -82 per il secondo trimestre 2020. Si tratta del peggior dato dagli anni 50 dello scorso secolo ad oggi. L’indice sul trend di ordinativi continua a scendere e si porta a -56 da -29.

USA, scende ritmo richieste sussidi. Ancora nell’ordini di milioni ma in calo rispetto alla settimana precedente. Le richieste di sussidio presentate la settimana scorsa sono state 4,4 milioni. La media a 4 settimane è ora a 5,7milioni. I sussidi continuativi superano i 15 milioni. Nel giro di 5 settimane il coronavirus ha spazzato via qualcosa come 26 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti.

USA, settore privato. Ad aprile PMI in caduta. Il PMI manifatturiero misurato da IHS Markit scende al minino da 11 anni, a quota 36.9 dal 48.5 di marzo. Male anche il settore dei servizi che scende a quota 27, toccando il nuovo minimo storico. Giù tutte le componenti ed in particolare scendono le aspettative sui prossimi mesi. In particolare per il settore manifatturiero si tratta della prima volta dal 2012 che il pessimismo prevale. Il PMI Composite scende a 27.

Australia e Giappone, PMI in discesa. Manifatturiero meglio, ma in zona contrazione; male servizi, attorno a quota 20 per entrambe le nazioni.

Foto di Free-Photos

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