Pubblicata qualche giorno fa l’indagine sulla qualità della vita condotta dalla società di consulenza Mercer. Il risultato conferma il primato europeo con gli Stati Uniti molto lontani dai primi posti.
L’annuale indagine di Mercer analizza diversi parametri economico/sociali per stabilire il grado di qualità della vita in 231 città sparse attorno al globo. Si considerano aspetti economici ma anche le opportunità per il tempo libero, l’educazione, il rispetto per l’ambiente, la situazione abitativa. Rilevanti anche gli indicatori di sicurezza personale e di stabilità politica.
Per il 2019 l’Europa si conferma il miglior posto in cui vivere con ben 8 città tra le prime 10. Vienna è la città con la qualità della vita migliore, un primato incontrastato da 10 anni a questa parte. Germania e Svizzera inseguono con 3 città a testa. Il dominio europeo è spezzato solo dal Canada, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda. Il resto del mondo naviga sotto la 20° posizione. Per trovare la prima città statunitense occorre scorrere fino alla 34° posizione dove si trova San Francisco (la grande mela, invece, è solo 44°).
Sul fronte italiano, Milano si colloca al 41° posto e Roma al 56°. Entrambe in risalita rispetto all’anno precedente. Indagare la qualità della vita attorno al mondo, spiegano in Mercer, non è un mero esercizio statistico, rappresenta un interessante sussidio per capire quali sono gli ambienti più congeniali per lo sviluppo di attività sociali ed imprenditoriali. E la tanto vituperata Europa dimostra, ancora una volta, di avere potenzialità ed attrattiva. Fattori di cui occorrerebbe andare un po’ più orgogliosi.