Sfondo scuro Sfondo chiaro

Eurozona, accelera la fase di contrazione del settore costruzioni

Il sondaggio PMI del settore costruzione nell’area Euro registra un ulteriore peggioramento a luglio. La domanda rimane debole e calano ordini e occupazione. Male la Francia, torna in contrazione l’Italia.

Il sondaggio PMI del settore costruzioni dell’area euro peggiora ulteriormente nel mese di luglio. L’indice scende a 44,7 punti, il minimo da febbraio scorso, segnando il terzo calo consecutivo. Si prolunga così la fase di contrazione, in atto da oltre tre anni. La domanda resta debole, con conseguente calo degli ordinativi e dei livelli occupazionali.
Sul fronte dei prezzi, si registra un ulteriore calo dei prezzi di input, ai minimi da tre mesi.
A livello nazionale, la situazione più preoccupante è quella francese, con l’indicatore ai minimi da 10 mesi. In Germania prosegue la contrazione, seppur con segnali di lieve miglioramento. In Italia, l’indice torna sotto la soglia dei 50 punti per la prima volta da febbraio.

India, banca centrale lascia i tassi invariati.

La banca centrale indiana ha lasciato i tassi invariati nella riunione di agosto, in linea con le attese dei mercati. Il tasso di riferimento resta al 5,5%, il livello più basso da agosto 2022.
Da un lato, l’inflazione continua il suo percorso di raffreddamento; dall’altro, le tensioni commerciali con gli Stati Uniti suggeriscono un approccio prudente.
L’economia indiana è attesa in crescita del 6,5% nell’anno fiscale 2025/2026 (stima confermata), mentre l’inflazione è vista al 3,1% entro fine anno, stima rivista al ribasso di sei decimi di punto.

Pubblicità

Germania, a giugno secondo mese di calo consecutivo per gli ordini all’industria.

Nel mese di giugno, gli ordini all’industria tedesca sono diminuiti dell’1% su base mensile, segnando il secondo calo consecutivo, evento che non si verificava da novembre scorso. Il dato ha deluso le attese, che indicavano una crescita dell’1%. Il settore più colpito è ancora quello dei trasporti, con l’automotive in calo del 7,6%. La domanda estera è scesa del 3%, mentre quella interna ha registrato un aumento del 2,2%. Al netto delle grandi commesse, la variazione mensile torna positiva, con un +0,5%.

Eurozona, vendite al dettaglio crescono meno delle attese.

Nel mese di giugno, le vendite al dettaglio dell’area Euro sono aumentate dello 0,3% su base mensile, in controtendenza rispetto al mese precedente, ma un decimo sotto le attese. La crescita ha interessato sia i beni alimentari sia i beni non alimentari. Su base annua, l’aumento è del 3,1%, cinque decimi oltre le attese e il valore più alto da settembre 2024.
A livello nazionale, si segnalano risultati positivi per Spagna e Germania, mentre la Francia ha registrato una variazione negativa.

Foto di Ben Kerckx

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Stati Uniti, effetto dazi: importazioni in calo a giugno

Post successivo

La strana estate dell'azionario: credere alle trimestrali o ai dati macro?

Pubblicità