Anche a maggio i prezzi al consumo cinesi hanno registrato una variazione negativa. Si tratta del quarto mese consecutivo di deflazione. Su base annua la variazione è stata del -0,1%, un decimo meglio delle attese e stesso risultato del mese precedente. Su base mensile il calo è stato dello 0,2%. A scendere in maniera decisa sono stati i prezzi della componente alimentare, accelerando al ribasso e registrando un -0,4% rispetto a 12 mesi fa. La componente core, invece, è salita al +0,6%, massimo da gennaio scorso e un decimo in più rispetto alla lettura di aprile. La spinta deflattiva non sembra potersi esaurire in fretta, sempre nel mese di maggio l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato un calo su base annua del 3,3%: 32° mese consecutivo con il segno meno e peggior risultato dal luglio del 2023. Su base mensile la variazione è stata del -0,4%, peggior dato da sei mesi a questa parte.
Cina, rallentano esportazioni e segno meno per l’import a maggio.
Le esportazioni cinesi hanno registrato una crescita su base annua del 4,8%, due decimi in meno delle attese e minimo a tre mesi. Il rallentamento è diretta conseguenza delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, con l’export verso gli USA in calo del 34,5%, peggior variazione a cinque anni. Spicca un dato: l’aumento delle esportazioni di terre rare tocca il +23%, massimo ad un anno. Ma i problemi non finiscono qui. La domanda debole e le barriere tariffarie bloccano le importazioni che registrano il quarto mese di calo consecutivo con un -3,4% che supera ampiamente le attese del mercato (-0,9%); -18% le importazioni dagli Stati Uniti. Con questi dati la bilancia commerciale cinese amplia il proprio surplus a 103 miliardi di dollari. Il surplus nei confronti degli Stati Uniti si riduce a 18 miliardi di dollari, circa due in meno rispetto al mese precedente.
Stati Uniti, aspettative di inflazione nel mese di maggio.
Si raffredda l’aspettativa di inflazione dei consumatori statunitensi nel mese di maggio. Secondo il sondaggio della Fed di New York, l’inflazione attesa a 12 mesi è scesa al 3,2% dal 3,6% del mese precedente. Si tratta comunque del terzo dato più alto dall’aprile dell’anno scorso. Miglioramenti vengono riportati anche per quel che riguarda l’aspettativa di inflazione e di reddito.
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