Numeri sicuramente positivi nella lettura finale del PIL statunitense. La crescita nel secondo trimestre del 2025 è stata del +3,8% annualizzato, cinque decimi meglio della stima intermedia e miglior risultato dal terzo trimestre del 2023. Le spese per consumi sono salite del 2,5% annualizzato, due punti in più rispetto al primo trimestre e quasi un punto meglio della stima intermedia. Rimane forte il contributo delle esportazioni nette, conseguenza della forte riduzione delle importazioni dopo il boom del primo trimestre. Resta negativo il contributo degli investimenti, anche se il dato è stato rivisto al rialzo rispetto alle precedenti stime. Sul fronte dei prezzi le notizie sono confortati. I prezzi PCE core sono stati rivisti al rialzo di un decimo, ma il +2,6% annualizzato è nettamente in calo rispetto al primo trimestre. Il peso dei dazi sembra ricadere sulle imprese: i profitti aziendali sono saliti solo dello 0,2%, meglio del primo trimestre ma ben al di sotto del +2% stimato in precedenza.
Germania, fiducia consumatori meglio delle attese a settembre 2025.
A settembre l’indice sulla fiducia dei consumatori tedeschi è salito a -22,3 punti, facendo meglio delle attese ma segnalando una situazione ancora intrisa di incertezza. Se da un lato migliora l’aspettativa sul reddito, dall’altro continua a scendere quella sull’andamento dell’economia e peggiora per il quarto mese consecutivo la propensione al consumo. Un primo indebolimento del mercato del lavoro fa aumentare ulteriormente la propensione al risparmio delle famiglie tedesche.
Eurozona, tassi in calo favoriscono il credito a imprese e famiglie.
Ad agosto il credito erogato alle famiglie dell’area Euro è salito del 2,5% su base annua, due decimi meglio delle attese e miglior crescita dall’aprile del 2023. La normalizzazione della politica monetaria della BCE, con i tassi in netto calo, ha effetti positivi anche sul credito alle imprese. Questo è cresciuto del 3% su base annua, due decimi meglio del mese precedente. Nel complesso il credito al settore privato conferma ad agosto una crescita annua del 2,8%.
Gran Bretagna, attese in calo per le vendite al dettaglio.
Il sondaggio CBI Distributive Trades Survey mostra aspettative ancora in calo per le vendite al dettaglio inglesi nei prossimi mesi. L’indicatore migliora rispetto ad agosto, ma segnala ancora un certo pessimismo sulla salute della domanda interna e molta incertezza per quel che riguarda la domanda estera. Il volume d’affari per questo periodo dell’anno viene giudicato sotto la norma e l’attesa per ottobre è ancora più cupa.
Stati Uniti, ordini di beni durevoli ad agosto.
Dopo due mesi di calo, tornano a crescere gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti. Ad agosto la variazione su base mensile è stata del +2,9%, contro attese di un’ulteriore flessione del -0,5%. Al netto del settore difesa la crescita scende al +1,9%, mentre sottraendo gli ordini del settore trasporti l’incremento scende al +0,4%. Secondo mese di crescita consecutivo per gli ordini al netto del settore difesa e degli aerei, una proxy della propensione all’investimento delle imprese USA.
Stati Uniti, mercato del lavoro.
Seconda settimana di calo consecutiva per le nuove richieste di sussidi di disoccupazione. La settimana scorsa sono state 218 mila, ben al di sotto delle attese e minimo da due mesi a questa parte. In calo anche i sussidi continuativi che rimangono sopra la soglia degli 1,96 milioni ma toccano il minimo da maggio scorso.
Foto di Bruce Emmerling