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Germania, spinta da espansione fiscale può rivelarsi temporanea

L’aggiornamento di settembre del rapporto curato dalle 5 principali istituzioni di ricerca tedesca avverte che la spinta derivante dall’espansione fiscale varata dal governo in Germania può rivelarsi temporanea se non accompagnata da riforme strutturali.

Nella nostra K Briefing di ieri abbiamo raccontato del dato sorprendente, in negativo, sulla fiducia delle imprese tedesche. A dare ulteriori indicazioni interessanti sullo stato di salute e sulle prospettive dell’economia tedesca ci pensa oggi il rapporto Gemeinschaftsdiagnose Herbst 2025.

Il rapporto, curato da cinque grandi istituti di ricerca tedeschi e pubblicato trimestralmente, offre nella sua “versione autunnale” una panoramica critica sull’economia tedesca, evidenziando segnali di ripresa moderata, ma anche persistenti vulnerabilità strutturali. Secondo le principali istituzioni di ricerca tedesche, l’economia del Paese è destinata a un rimbalzo grazie a una rapida espansione fiscale, ma tale impulso potrebbe rivelarsi temporaneo se il governo non affronterà le questioni strutturali sottostanti.

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Sul piano nei numeri, dopo due anni di contrazione, il PIL tedesco dovrebbe aumentare dello 0,2% nel 2025, con previsioni di crescita dell’1,3% nel 2026 e dell’1,4% nel 2027. Di fatto, le proiezioni per il 2025 e il 2026 sono rimaste sostanzialmente in linea con il report primaverile. Ma dietro questa conferma ci sono grandi fragilità e uno slancio verso la ripresa che potrebbe spegnersi presto se non alimentato. Geraldine Dany-Knedlik, economista presso il German Institute for Economic Research, ha sottolineato in una nota che “l’economia tedesca resta su basi fragili. Recupererà nei prossimi due anni, ma senza riforme strutturali questo slancio non durerà”.

Il modello economico tedesco arranca sotto la spinta di diverse pressioni: i dazi e le incertezze sulle esportazioni, il difficile passaggio all’auto elettrica e la ridotta competitività del settore manifatturiero. Dal canto suo, il governo tedesco ha adottato una politica fiscale espansiva, aumentando gli investimenti in infrastrutture e difesa. Tuttavia, gran parte di questi fondi è destinata a settori con capacità produttive già elevate, limitando l’efficacia complessiva degli interventi.

Nonostante gli stimoli fiscali, infatti, le debolezze strutturali del paese continueranno a lavorare ai fianchi il sistema economia. L’assenza di una forte domanda esterna e la mancanza di riforme strutturali significative potrebbero limitare la crescita a lungo termine. Gli esperti avvertono che senza interventi mirati, la produttività potrebbe crescere solo dello 0,2% all’anno entro la fine del decennio.

Il report avverte che “i problemi strutturali sono solo mascherati” e che servono riforme per rafforzare la crescita a lungo termine. Le misure suggerite includono semplificazioni normative, stabilizzazione dei costi della sicurezza sociale e incentivi al lavoro.

Foto di wal_172619

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