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Global Findex Database 2025: il mobile money spinge il risparmio in Africa

Nell’edizione 2025 del Global Findex Database 2025 della World Bank spicca il balzo del risparmio nell’Africa subsahariana, frutto della diffusione del mobile money.

Scorrendo le pagine del Global Findex Database 2025 della World Bank, c’è un dato che cattura immediatamente l’attenzione. Nell’Africa subsahariana, la quota di adulti che risparmia attraverso canali formali è salita di 12 punti percentuali, raggiungendo il 35% nel 2024. È il tasso di crescita più rapido in oltre un decennio nella regione e il secondo più alto al mondo dopo l’Asia orientale e il Pacifico. A rendere ancora più interessante la statistica è la causa alla base di questo risultato per molti versi straordinario: l’utilizzo sempre più diffuso della telefonia mobile. Si, perchè mentre nelle economie avanzate si discute della pericolosità di questi strumenti tecnologici, c’è una parte di mondo che proprio grazie alle nuove tecnologie sta faticosamente trovando la strada verso la crescita economica.

Nel continente africano, dove filiali bancarie e sportelli ATM sono spesso distanti o inaccessibili, i servizi di mobile money stanno diventando la vera infrastruttura finanziaria.
Basta un telefono – anche non smart – per inviare denaro, pagare bollette, ricevere un salario… e sempre più spesso, mettere da parte piccoli risparmi, in modo sicuro, tracciabile e regolamentato.

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Il risparmio digitale sta cambiando le abitudini economiche di milioni di persone, soprattutto tra i più giovani e nelle aree rurali.
Non si tratta solo di “inclusione finanziaria”, ma anche di resilienza: chi riesce a risparmiare ha più strumenti per affrontare spese impreviste, malattie, o perdite di reddito improvvise.

L’Africa non è l’unica protagonista del rapporto. Il Global Findex Database scatta ogni tre anni una fotografia del modo in cui le persone, in tutto il mondo, accedono e usano i servizi finanziari. L’edizione 2025, basata su interviste a circa 145.000 adulti in 141 economie, mette in luce progressi notevoli, ma anche divari ancora profondi. Vediamo alcuni dati.

Nel 2024, il 79% degli adulti nel mondo aveva un conto bancario, postale o mobile, contro il 51% nel 2011. Nei paesi a basso e medio reddito, il dato è salito al 75%. L’espansione più forte si è vista proprio grazie al mobile money, che ha “portato la banca in tasca” a centinaia di milioni di persone, specialmente in Africa e America Latina.

Ma avere un conto non significa usarlo attivamente. Il rapporto della World Bank distingue tra accesso e uso.Nel 2024, solo il 40% degli adulti nei paesi emergenti ha risparmiato formalmente, e appena il 24% ha preso in prestito da fonti formali. Molti conti restano inattivi o sono usati solo per ricevere sussidi o salari. Il salto di qualità richiede educazione finanziaria, prodotti semplici e fiducia nelle istituzioni.

Altro dato interessante riguarda i pagamenti digitali. Questo sono ormai il servizio finanziario più diffuso: nel 2024, il 61% degli adulti nei paesi a basso e medio reddito ha effettuato o ricevuto un pagamento digitale. In particolare, cresce l’uso dei pagamenti ai commercianti – sia online che nei negozi fisici – e dei trasferimenti tra privati (P2P).

Nel report c’è poi una buona notizia: il divario tra uomini e donne nell’accesso ai conti si è ridotto a 5 punti percentuali nei paesi emergenti (era 9 punti nel 2017). Merito anche della maggiore diffusione dei cellulari tra le donne e di politiche mirate in alcuni paesi, come India o Indonesia. Tuttavia, permangono gap significativi in alcune regioni (Sud Asia, Africa centrale) e nella capacità di usare in autonomia questi strumenti.

Tra i numeri da tenere sotto osservazione, però, ci sono anche quelli legati ai rischi e alle vulnerabilità che l’aumento della digitalizzazione porta con sé. Il report ci ricorda alcuni dati importanti:

  • Solo il 60% dei proprietari di cellulari protegge il dispositivo con un PIN o password, in Africa subsahariana solo il 50%.
  • 1 persona su 5 in paesi emergenti ha ricevuto tentativi di truffa via SMS o app.
  • Molti utenti non sono in grado di capire tariffe, costi nascosti o clausole dei prodotti digitali.

Da qui, sottolinea il rapporto, la necessità di un doppio sforzo: regolazione efficace e educazione digitale.

I dati del Global Findex Database 2025 raccontano una storia di progresso concreto. Grazie alla tecnologia mobile, milioni di persone hanno oggi accesso a strumenti finanziari che solo dieci anni fa erano impensabili.

Ma l’accesso, da solo, non basta. Bisogna trasformarlo in uso consapevole, sicuro e produttivo. Solo così il risparmio potrà diventare uno strumento per costruire futuro, autonomia e resilienza. E se tutto questo parte da un semplice telefono, forse è davvero il segno che il cambiamento è a portata di mano.

Foto di Iqbal Nuril Anwar

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