Ad agosto 2025, gli ordini industriali tedeschi sono diminuiti dello 0,8% su base mensile, deludendo le attese di un aumento dell’1,4% e segnando il quarto calo consecutivo. Il settore automobilistico ha registrato un forte calo (-6,4%), insieme a prodotti elettronici e ottici e farmaceutici (-13,5%). In crescita invece gli ordini di prodotti metallici, apparecchiature elettriche e trasporti. Per categoria, la domanda di beni capitali e di consumo è scesa, mentre quella di beni intermedi è aumentata. Gli ordini esteri sono crollati del 4,1%, compensati da una crescita interna del 4,7%. Al netto delle grandi commesse, la variazione mensile scende a -3,3%. Su base trimestrale, meno volatile, la situazione non cambia: -2,3% a conferma del momento ancora molto delicato dell’industria tedesca.
Australia, fiducia consumatori scende anche a ottobre 2025.
A ottobre 2025, l’indice di fiducia dei consumatori Westpac-Melbourne Institute è sceso del 3,5% a 92,1, segnando il calo più rapido da aprile e annullando i progressi dei mesi precedenti. La percezione delle finanze familiari è peggiorata: -4,8% rispetto all’anno scorso e -9,9% nelle attese future, ai minimi da oltre un anno. L’outlook economico a 12 mesi è diminuito del 2,5%, mentre quello a cinque anni è leggermente migliorato (+1,4%). L’indice per gli acquisti importanti è sceso dell’1,1%, e le aspettative di disoccupazione del 2,9%.
Canada, deficit bilancia commerciale in crescita ad agosto.
Ad agosto 2025, il deficit commerciale del Canada è salito a 6,3 miliardi di dollari canadesi, rispetto ai 3,8 miliardi del mese precedente, superando le previsioni e segnando il secondo disavanzo più ampio di sempre. Le esportazioni sono diminuite del 3% a 60,6 miliardi, il primo calo da aprile, penalizzate dai dazi statunitensi. In forte flessione i metalli e minerali non metallici (-7,6%), l’oro (-11,8%) e il legname (-25,4%). Le importazioni sono aumentate dello 0,9% a 66,9 miliardi, spinte da un balzo superiore al 500% negli acquisti di metalli preziosi, parzialmente compensato da un calo del 12,8% delle importazioni energetiche. L’avanzo con gli USA è sceso a 6,4 miliardi.
Stati Uniti, aspettative di inflazione a settembre.
A settembre 2025, le aspettative d’inflazione dei consumatori statunitensi per l’anno successivo sono salite al 3,4%, massimo da cinque mesi, rispetto al 3,2% di agosto. I consumatori prevedono rincari per alimentari (+0,3 punti a 5,8%), carburante (+0,3 a 4,2%), cure mediche (+0,5 a 9,3%) e affitti (+1,0 a 7,0%). In calo le attese sui costi universitari (-0,8 a 7%), mentre quelle sui prezzi delle abitazioni restano stabili al 3% per il quarto mese. Le aspettative d’inflazione a cinque anni salgono al 3%, quelle a tre anni restano al 3%. Attese di crescita dei salari in calo (2,4%), disoccupazione in aumento (41,1%) e redditi invariati (2,9%).
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