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Gran Bretagna, banca centrale taglia ancora i tassi di interesse

In Gran Bretagna, con una decisione a maggioranza, 5 contro 4, la banca centrale taglia ancora i tassi di interesse. In Germania buon dato per la produzione industriale. Negli Stati Uniti calo oltre le attese della produttività del lavoro nel primo trimestre 2025.

Come da attese, la banca centrale inglese ha tagliato i tassi di interesse di ulteriori 25 punti base, portando il riferimento al 4,25%. Una decisione presa a maggioranza, 5 a 4, con due membri orientati ad un taglio più robusto e due convinti della necessità di mantenere i tassi invariati. I dati macro sembrano supportare la decisione del board: l’economia cresce ma ad un ritmo più lento, mentre l’inflazione sembra sotto controllo (al netto di un’accelerazione prevista per il terzo trimestre). Il comunicato sottolinea come le future mosse dell’istituto saranno determinate dall’andamento dei dati macro e dall’evoluzione della complicata situazione internazionale.

Germania, produzione industriale batte le attese a marzo.

Dopo il buon dato sugli ordinativi, arrivano numeri incoraggianti anche per la produzione industriale tedesca. A marzo l’output è cresciuto del 3% su base mensile, ben al di sopra delle attese e massimo da ottobre del 2021. A trainare il dato è la produzione del settore farmaceutico e dell’auto. Su base trimestrale l’incremento è stato dell’1,4%, mentre su base tendenziale rimane il segno meno (-0,2%), ma si tratta del miglior risultato da novembre 2022.

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Germania, surplus commerciale sale su calo importazioni.

A marzo il surplus commerciale tedesco è salito a oltre 21 miliardi di euro, massimo da dicembre scorso e sopra le attese del mercato. Le esportazioni salgono di un punto percentuale abbondante rispetto al mese precedente, spinte anche dalla volontà dei clienti statunitensi di anticipare eventuali dazi, mente le importazioni registrano una flessione dell’1,4% soprattutto a causa della debole domanda dagli altri paesi dell’Unione.

Stati Uniti, mercato del lavoro.

Mentre la situazione per quel che riguarda le richieste di sussidi di disoccupazione rimane sostanzialmente stabile, più interessanti sono i numeri relativi al costo del lavoro nel primo trimestre del 2025. Il dato preliminare indica un incremento del 5,7%, in accelerazione rispetto al trimestre precedente e massimo da inizio 2024. La produttività del lavoro scende di quasi un punto percentuale, peggio delle attese e primo calo dal secondo trimestre del 2022, mentre l’incremento dei salari è pari al 4,8%.

Stati Uniti, aspettative di inflazione dei consumatori ad aprile.

Lettura stabile ad aprile per le aspettative di inflazione dei consumatori statunitensi. Per il sondaggio della Fed di New York l’inflazione attesa a 12 mesi rimane al 3,6%, massimo da ottobre 2023. Sale al 3,2%, invece, l’inflazione attesa a tre anni, massimo dal luglio del 2022. L’inflazione di lungo termine scende di due decimi, al 2,7%.

Foto di PaulaPaulsen

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