Gran Bretagna, inflazione continua a rallentare

Anche a novembre l’inflazione in Gran Bretagna ha continuato a rallentare ma il tasso core resta sopra la soglia dei cinque punti percentuali. Nell’Eurozona migliora la fiducia dei consumatori su attesa taglio dei tassi di interesse nel 2024. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Cina, tassi prime rate rimangono invariati. La banca centrale cinese ha deciso di mantenere invariati i tassi prime a 1 e 5 anni. Il tasso sui finanziamenti a breve rimane quindi sul minimo storico del 3.45% per il quarto mese consecutivo, mentre il tasso a medio/lungo rimane per il sesto mese consecutivo al 4.2%. La banca centrale si sta muovendo per garantire liquidità al sistema senza toccare i tassi di interesse per evitare un indebolimento dello yuan.

Germania, fiducia consumatori risale nel mese di dicembre. La fiducia dei consumatori tedeschi migliora nell’ultima lettura del 2023, ma rimane ancora in territorio negativo. L’indice GfK segna -25.1, due punti meglio delle attese e massimo dall’agosto scorso. A migliorare sono soprattutto l’aspettativa di reddito e la propensione agli acquisti, mentre migliora sono marginalmente l’aspettativa sulla situazione economica.

Germania, prezzi alla produzione continuano a scendere. A novembre l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha registrato una variazione negativa su base mensile pari allo 0.5%, due decimi oltre le attese del mercato e terzo mese di deflazione consecutivo. Su base annua la variazione è negativa per il quinto mese consecutivo: -7.9% contro attese di -7.5% ed in ripresa dal record negativo del -11% registrato in ottobre.

Gran Bretagna, inflazione continua a rallentare. Nel mese di novembre l’inflazione in Gran Bretagna è scesa al 3.9%, minimo dal settembre del 2021 e nono mese di rallentamento consecutivo. Il dato è migliore delle attese, fissate al 4.4% su base annua. L’inflazione core scende al minimo dal gennaio del 2022 ma rimane ancora sopra il 5% annuo (5.1%, cinque decimi meglio delle attese). Su base mensile si registrano segni meno sia per l’indice generale, sia per la componente core. Per quest’ultima si tratta del primo segno meno dal gennaio scorso. Numeri che lasciano margini alla banca centrale per prolungare la fase di pausa sui tassi ma che non consentono ancora di agire in senso contrario.

USA, fiducia consumatori nel mese di dicembre. Nel mese di dicembre la fiducia dei consumatori statunitensi cresce oltre le attese. L’indice elaborato da CB sale a 110.7 punti, massimo da luglio scorso. Migliorano sia la percezione della condizione attuale, sia le aspettative sui prossimi mesi. I consumatori continuano a ritenere una possibilità di una recessione nei prossimi 12 mesi, ma la sua ombra si fa più sfumata nei dati del mese di dicembre.

Eurozona, fiducia consumatori migliora su attese riduzione tassi. Nel mese di dicembre la fiducia dei consumatori dell’Eurozona è migliorata. La stima flash dell’indice che la misura sale a -15.1, massimo a sei mesi e oltre un punto meglio delle attese. Aumenta l’aspettativa di una riduzione dei tassi nel prossimo anno, visto il rallentamento dell’inflazione.

Foto di Pierre Blaché

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