USA, mercato del lavoro: altri segnali di raffreddamento

Dopo il calo delle offerte di lavoro ed il dato sotto le attese del report ADP oggi arrivano altri segnali di raffreddamento per il mercato del lavoro USA: i sussidi continuativi crescono a sorpresa ed i tagli occupazionali sono saliti del 319% rispetto ad un anno fa. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Australia, esportazioni peggiorano nel mese di marzo. Nel mese di marzo le esportazioni australiane hanno registrato una flessione del 2.9% rispetto al mese precedente, portandosi ai minimi da sei mesi a questa parte. In particolare si registra un forte calo della domanda di materie prime, con le esportazioni di metalli industriali a -9.5% su base mensile e quelle dell’oro per utilizzo non monetario scese del 9.6%.

Cina, settore privato rimane in zona espansione nel mese di marzo. Nel mese di marzo l’indice PMI composite elaborato da S&P Global conferma la fase di espansione per il settore privato cinese. L’indice sale a 54.5, massimo da giugno scorso, terzo mese consecutivo sopra quota 50 punti. Tra le componenti si registra una crescita degli ordini ma non della domanda estera che rimane debole. Sul fronte dei prezzi non si registrano particolari scossoni.

Germania, buoni dati dalla produzione industriale di febbraio. Nel mese di febbraio la produzione industriale tedesca è cresciuta del 2% rispetto al mese precedente, secondo mese consecutivo con il segno più e risultato ampiamente superiore alle attese del mercato (+0.1%). Tra le componenti risulta in calo solo l’output del settore energia, mentre il settore auto registra un incremento del 7.6% su base mensile.

India, niente nuovo rialzo per i tassi di interesse. A sorpresa la banca centrale indiana ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse, mentre le attese del mercato erano per un ulteriore ritocco al rialzo di 25 punti base. Si tratta della prima pausa dal maggio del 2022. Il board rimane concentrato sui prezzi ma monitora con attenzione gli effetti delle recenti tempeste del settore bancario. La pausa potrebbe durare solo un mese, con la banca che si dice pronta ad ulteriori rialzi se necessari.

Gran Bretagna, prezzi immobiliare in fase di stabilizzazione. L’indice dei prezzi delle abitazioni elaborato da Halifax sembra confermare i dati diffusi in precedenza da Nationwide: il settore immobiliare si sta stabilizzando. A marzo si registra un aumento dei prezzi pari allo 0.8% rispetto al mese precedente, terzo rialzo consecutivo. Su base annua il ritmo della discesa ha subito un forte rallentamento, anche se il dato di marzo rappresenta la minor variazione annua dall’ottobre del 2019: appena l’1.6%.

Eurozona, peggiora situazione del settore costruzioni. Nel mese di marzo il sondaggio PMI del settore costruzioni registra un ulteriore peggioramento per l’Eurozona. L’indice scende da 47.6 punti a 45, 11° mese consecutivo in zona contrazione. La creazione di nuove attività scende per il 12° mese consecutivo e con il ritmo più elevato dal dicembre scorso. Se la pressione sui prezzi sembra diminuire in maniera netta, l’umore degli operatori rimane piuttosto cupo. Il settore risulta in contrazione in tutte le principali economie dell’area.

USA, mercato del lavoro: altri segnali di raffreddamento… In attesa dei dati ufficiali sull’occupazione che arriveranno domani, la settimana ha già proposto alcuni numeri interessanti. Dopo il calo delle offerte di lavoro ed il report ADP sotto le attese, oggi il report Challenger, Gray and Christmas, Inc. ci ricorda che i tagli occupazionali annunciati a marzo sono saliti del 319% rispetto ad un anno fa. Nel primo trimestre del 2023 sono stati 270 mila, massimo dal 2020. Da gennaio ad oggi, ogni mese ha totalizzato un numero crescente di tagli di posti di lavoro annunciati. Settore tecnologico e finanziario sono quelli nei quali si concentra la maggior parte della riduzione di personale. Di contro il numero di assunzioni annunciate nel primo trimestre è di appena 70 mila unità, peggior dato dal primo trimestre del 2016.

… e crescono sussidi continuativi. Che qualcosa cominci a muoversi sul fronte dell’occupazione sembra dircelo anche il consueto dato settimanale sui sussidi di disoccupazione. Se le nuove richieste rimangono sostanzialmente nella norma (220 mila contro attese di +200mila), a crescere oltre le attese sono i sussidi continuativi, segnale di una maggior difficoltà di trovare un reimpiego. La scorsa settimana il totale ha toccato quota 1.823 milioni contro attese di un calo a 1.69 milioni.

K Briefing si ferma. L’appuntamento con i dati macro torna martedì 11 aprile. Buona Pasqua a tutti i nostri lettori.

Foto di Jon Kline

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