Eurozona, crescita secondo trimestre meglio delle attese, ma inflazione morde

L’Eurozona ha registrato una crescita nel secondo trimestre migliore delle attese, grazie soprattutto alla performance di Italia e Spagna, ma la buona notizia è offuscata dai nuovi dati sull’inflazione: a luglio nuovo record al +8.9%. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Giappone, ripresa produzione industriale sopra attese a giugno. Nel mese di giugno la produzione industriale giapponese è cresciuta dell’8.9% su base mensile, superando di oltre tre punti percentuali le attese e registrando la miglior variazione positiva mensile di sempre. E’ il risultato soprattutto di un ritorno alla produzione a pieno regime del settore auto e dell’elettronica dopo l’ultima ondata di Covid che ha bloccato la Cina. Su base annua il bilancio rimane ancora in rosso per il terzo mese consecutivo: -3.1%, stesso risultato di maggio.

Eurozona, crescita secondo trimestre meglio delle attese... Nel secondo trimestre del 2022 l’Eurozona è cresciuta dello 0.7% su base congiunturale e del 4% su base annua. Si tratta di numeri positivi che battono le attese del mercato. A fare bene sono soprattutto le nazioni del sud, grazie al boom del settore turismo conseguenza della fine delle restrizioni anti covid. Tra le big l’Italia e la Spagna crescono di un punto percentuale (1,1% la Spagna), la Francia fatica un po’ di più (0.5%) mentre stalla la Germania. Non riesce ad evitare il segno meno il Portogallo (-0.1%).

…ma l’inflazione sale all’8.9%. Appena il tempo di festeggiare il dato sulla buona crescita nell’Eurozona ed arriva la doccia fredda sull’inflazione. Nel mese di luglio ancora un aumento, con l’indice che segna un +8.9% su base annua, tre decimi in più di giugno e due più delle attese. Il dato core schizza al 4%, tre decimi in più rispetto al mese precedente. Su base mensile i prezzi hanno fatto registrare un aumento dello 0.1%, in calo rispetto al +0.8% di giugno. Per la BCE difficile evitare un ulteriore intervento.

USA, spese personali e redditi nel mese di giugno. I consumi continuano a tenere. Nel mese di giugno le spese personali sono cresciute dell’1.1%, due decimi meglio delle attese ed in controtendenza rispetto ai tre mesi precedenti che avevano registrato dati in continuo calo. In crescita anche i redditi, un +0.6% che batte di un decimo le attese e migliora di tre decimi il risultato del mese precedente. Il PCE price index – l’indice dei prezzi monitorato dalla FED – è salito al +6.8% su base annua, con il core che sale al 4.8%.

USA, costo del lavoro nel secondo trimestre 2022. Secondo mese di crescita consecutivo per i salari negli USA. Nel secondo trimestre la crescita è stata dell’1.4%. L’indice complessivo (salari e benifit) sale dell’1.3%, un decimo oltre le attese ed uno sotto al record storico fatto registrare nel trimestre precedente.

USA, Chicago PMI di luglio. Segni di rallentamento per l’attività economica nell’area di Chicago. Nel mese di luglio il PMI elaborato dalla FED scende a quota 50.1, il minimo dall’agosto del 2020 e quasi cinque punti più in basso rispetto alle attese.

USA, fiducia Michigan. Lettura finale con qualche miglioramento. La lettura finale dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan conferma il quadro della stima flash e migliora qualche componente. Rivista al rialzo quella relativa alla percezione delle situazione attuale, invariate le aspettative sull’andamento dell’economia (minimo dal 2009). Un decimo in più per l’aspettativa di inflazione di lungo termine (2.9% contro il 2.8%), invariata quella per l’inflazione a 12 mesi (5.2%).

Foto di Ralph

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