Focus sondaggi PMI, settore privato rallenta ancora a giugno

Dalla stima flash dei sondaggi PMI di giugno emerge un quadro di rallentamento per il settore privato, con l’inflazione che comincia a mordere anche il settore servizi ed il morale degli operatori che peggiora. Particolarmente brutta la lettura per l’Eurozona e gli USA. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Focus sondaggi PMI, settore privato rallenta ancora a giugno. Giornata di stime flash per i sondaggi PMI S&P Global relativi al mese di giugno. Nel complesso continua a rallentare la fase di espansione del settore privato. Anche i servizi, alimentati nei mesi scorsi dalla fine delle restrizioni anti-covid, cominciano a mostrare segni di affaticamento, causa inflazione. Vediamo le principali aree geografiche.

Australia. A giugno il settore privato aussie rimane in zona espansione per il quinto mese consecutivo, il sondaggio composite si ferma a 52.6, tre decimi in meno di maggio. Cala il settore servizi mentre si mantiene stabile la manifattura. Situazione che rimane positiva sul fronte degli ordini e della produzione, bene anche la componente occupazione. Rimangono ancora su livelli record i prezzi, mentre la fiducia degli operatori scende ai minimi da due anni a questa parte.

Giappone. In controtendenza rispetto alle altre grandi economie, il PMI composite del Giappone sale nel mese di giugno toccando un nuovo massimo a sette mesi a quota 53.2, quarto mese consecutivo in zona espansione per il settore privato nipponico. Il ritorno dei visitatori stranieri spinge il settore dei servizi (PMI ai massimi dal 2013), mentre la manifattura rallenta sulla diminuzione delle esportazioni e con il ritmo dei nuovi ordini in rallentamento. Sul fronte dei prezzi poche novità, ancora tanta pressione soprattutto sui prezzi alla vendita, con le aziende che aumentano le quote di costi passate al cliente finale.

Eurozona. Forse il dato più brutto della carrellata arriva proprio dall’Eurozona. Il PMI composite di giugno scende al minimo dal febbraio del 2021, a quota 51.9 (le attese erano per una discesa da 54.8 a 54). La manifattura tocca i minimi a 24 mesi (la componente produzione scende sotto quota 50 per la prima volta da due anni), mentre i servizi rallentano la corsa che li aveva visti protagonisti a primavera, con il recupero del settore turismo che sembra aver oramai toccato il suo picco. Interessante la situazione sui prezzi: per i servizi scende la pressione su quelli di input ma continua l’aumento su quelli di vendita; per la manifattura l’aumento dei salari fa crescere la componente input, mentre continuano a scendere quelli di vendita. In questo quadro peggiora sensibilmente la fiducia degli operatori.

Gran Bretagna. Il sondaggio PMI composite di giugno rimane invariato rispetto al mese precedente, un 53.1 che è il minimo a 15 mesi e si colloca oltre mezzo punto più in basso rispetto alle attese del mercato. Mentre i servizi mantengono lo stesso livello di maggio, la manifattura registra un rallentamento più vistoso, con la produzione che scende ai minimi dal febbraio del 2021 ed i nuovi ordini ai livelli più bassi da due anni a questa parte, complice la netta riduzione della domanda estera. Resiste la componente occupazione, mentre la pressione sui prezzi rimane su livelli elevati, seppur in diminuzione rispetto ai mesi precedenti. Anche qui morale in deterioramento per gli operatori, la componente che lo misura scende ai minimi da due anni a questa parte.

USA. Il sondaggio PMI composite a giugno scende al minimo a cinque mesi: 51.2 da 53.6 di maggio. Si tratta del secondo peggior risultato dal luglio del 2020, con la manifattura che va in zona contrazione (prima volta in due anni) e l’avanzata dei servizi che frena. A frenare è anche l’occupazione (componente ai minimi da febbraio). Ancora alta la pressione sui prezzi, mentre la fiducia degli operatori peggiora su preoccupazioni inflazione e prospettive di crescita.

UK, vendite al dettaglio attese in calo anche in giugno. Il CBI distributive trades survey’s retail sales balance rimane in rosso per il terzo mese consecutivo, segnalando aspettative di calo delle vendite al dettaglio anche per il mese di giugno. Il sondaggio chiude a -5, due punti peggio delle attese.

USA, mercato del lavoro. Situazione sostanzialmente invariata sul fronte dei sussidi di disoccupazione negli USA. La scorsa settimana le nuove richieste sono state 229mila, in leggero calo rispetto a 15 giorni fa e più alte delle attese (27mila). La media a quattro settimane si mantiene sui minimi da inizio pandemia a quota 223.5mila, mentre i sussidi continuativi si confermano a quota 1,31 milioni (5mila in più rispetto a 15 giorni fa).

Foto di Jon Kline

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.