Australia, inflazione sale sopra il 5%. Germania e Francia, giù fiducia consumatori

In Australia l’inflazione nel primo trimestre 2022 sale oltre il 5% con il dato trimmed sopra il target della RBA. In Germania e Francia segnali molto negativi dagli indici di fiducia. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Australia, inflazione sale sopra il 5% nel primo trimestre 2022. L’inflazione in Australia tocca quota +5.1% su base annua nel primo trimestre 2022. Si tratta del valore più alto mai registrato da inizio secolo e di una rilevazione superiore di cinque decimi rispetto alle attese del mercato. Su base trimestrale la variazione è stata del 2.1%, otto decimi in più rispetto a quella del periodo precedente e massimo dal terzo trimestre del 2000. Il rialzo dei prezzi appare generalizzato. Considerando il dato “trimmed”, vale a dire senza le oscillazioni più accentuate, l’inflazione sale al 3.7%, maggior valore da un anno a questa parte e sopra il target della banca centrale (collocato nella banda tra il 2% ed il 3%). Su base trimestrale la variazione è dell’1.4%, quattro decimi in più rispetto al trimestre precedente.

Germania, fiducia consumatori peggiora ancora. Il sondaggio GfK relativo al mese di maggio mostra una fiducia dei consumatori tedeschi ancora in pesante peggioramento. L’indice elaborato dall’istituto tedesco scende a -26.5, nuovo minimo storico per la serie. I segnali sono brutti in tutte le componenti, con le aspettative e la propensione all’acquisto che scendono ai minimi da 13 anni a questa parte. Per Rolf Buerkl, di GfK, la guerra in Ucraina e la dinamica dei prezzi stanno colpendo in maniera severa i consumatori, con la ripresa post pandemia che si fa sempre più fragile.

Fiducia consumatori in calo anche in Francia. Anche per i consumatori francesi morale in peggioramento. L’indice di fiducia elaborato dall’istituto di statistica transalpino scende ad aprile a quota 88, peggior dato dal dicembre del 2018 ed abbondantemente sotto la media storica a quota 100. Si tratta del quarto rilevamento in calo consecutivo. Anche qui come in Germania calano molto le aspettative e la propensione al consumo. Cresce, inoltre, la preoccupazione sul fronte occupazionale.

Gran Bretagna, settore retail ad aprile. Brutto dato dal sondaggio CBI distributive trades per il settore retail inglese. In aprile la bilancia tra vendite in espansione ed vendite in contrazione pende pericolosamente per queste ultime: -35 contro attese di -3. Si tratta del peggior risultato dal marzo del 2021. I volumi di vendita di aprile sono sotto la norma, condizionati dall’andamento dei prezzi e dal fatto che i consumatori, quantomeno quelli che se lo possono permettere, continuano a preferire i servizi.

USA, vendite non concluse di case a marzo. Quinto mese di calo consecutivo per le pending home sales negli USA. A marzo è -1.2%, miglior dato da novembre e quattro decimi meglio delle attese. Anche le “pending” si allineano all’andamento delle compravendite immobiliari, azzoppate in questo periodo dai prezzi molto alti e dall’aumento dei tassi sui mutui (5,37% il trentennale, massimo dal 2009).

Foto di leuthercommerce

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