Dato a sorpresa quello dell’inflazione nell’Eurozona a gennaio. Attesa in rallentamento, arriva a toccare il 5.1%, spinta ancora una volta dai rincari dell’energia. Negli USA il report ADP mostra un rallentamento dell’occupazione. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Eurozona, inflazione sopra il 5% a gennaio. L’inflazione nell’area Euro supera la soglia del 5% nel mese di gennaio, lasciando a bocca aperta gli analisti che si attendevano un dato in calo e attorno al 4.4%. Il 5.1% su base annua è in larga parte dovuto ai prezzi di energia ed alimentari, con i primi che segnano +28.6%, quasi tre punti in più rispetto al mese di dicembre. Se prendiamo il dato core, quello che viene monitorato dalla BCE, le considerazioni sembrano differenti: +2.3% contro il +2.6% di dicembre, questa volta la tendenza al calo c’è, anche se meno accentuata di quanto ci si attendesse (+1.9%). Su base mensile la variazione è del +0.3%, il valore più basso dal giugno del 2021.
USA, report ADP vira in negativo a gennaio. Per la prima volta dal dicembre del 2020 il report ADP registra un segno meno. In gennaio, infatti, il numero di buste paga elaborate è sceso di 301 mila unità. Il dato, inaspettato (le attese erano per un aumento di 207 mila unità), risente in maniera evidente del diffondersi della variante omicron. Le maggiori perdite di posti, infatti, si registrano nel settore dei servizi (ben 274 mila posti in meno). Come sempre il dato ADP anticipa l’uscita del rapporto ufficiale del dipartimento del lavoro statunitense, atteso per venerdì prossimo con un consenso fissato a +150mila posti di lavoro.
Brasile, produzione industriale in dicembre. Dopo una striscia di sei mesi senza segno più, la produzione industriale brasiliana torna a crescere. Nel mese di dicembre, infatti, si è registrata una variazione positiva del 2.9% su base mensile, miglior dato dal luglio del 2020 e ben al di sopra delle attese del mercato.
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