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USA, mercato del lavoro delude nel mese di settembre

Il mercato del lavoro USA a settembre delude le attese. I nuovi assunti sono al livello minimo da inizio anno ed aumenta il numero di statunitensi che non cercano un’occupazione. In Brasile l’inflazione tocca i nuovi massimi dal 2016. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Cina, settore servizi rimbalza a settembre. Nel mese di settembre il settore servizi cinese riemerge dalla zona contrazione, il Caixin PMI segna 53.4 dal 46.7 del mese precedente. A rialzare il dato la situazione in miglioramento del focolaio Covid nella provincia di Jiangsu. In crescita e di nuovo sopra 50 sia la componente nuovi ordini, sia quella dell’occupazione. Ancora male la componente esportazioni (minimo a sette mesi), mentre i prezzi continuano a salire (15° mese di rialzo per la componente prezzi di input). Grazie alla buona performance dei servizi il settore privato cinese recupera la zona espansione.

Germania, giù esportazioni in agosto. A completare il trittico di dati negativi, arriva oggi per la Germania quello relativo alla bilancia commerciale. Nel mese di agosto il surplus si è ridotto al minimo dal maggio del 2020, con le esportazioni che su base annua sono cresciute meno delle importazioni e che su base mensile hanno segnato un arretramento dell’1.4%. Interessante anche il confronto con febbraio 2020, qui la bilancia commerciale segna rosso: esportazioni a +0.5%, importazioni a +9.9%.

India, banca centrale lascia tassi invariati. La banca centrale indiana lascia i tassi invariati al 4%, come previsto, mantenendo un’impostazione accomodante per favorire la ripresa economica del paese. Sul fronte macro la banca rivede al ribasso le stime di inflazione, da +5.9% a +5.7%, citando la riduzione della pressione sui prezzi del cibo e l’affievolirsi del base effect. Sul fronte della crescita, confermato il +9.5% del PIL per il 2021.

Brasile, inflazione nel mese di settembre. L’inflazione in Brasile tocca livelli record dal 2016. Nel mese di settembre l’indice sale del 10.25% su base annua, più di mezzo punto percentuale oltre il dato di agosto. Su base mensile la variazione è stata dell’1.16%. I dati sono leggermente migliori rispetto alle attese del mercato. A questo punto non è escluso un nuovo intervento da parte della banca centrale nella prossima riunione.

USA, mercato del lavoro delude nel mese di settembre. Sono solo 194 mila i nuovi posti di lavoro creati nel mese di settembre negli USA. Un dato che delude le attese (che alcuni avevano fissato a 500 mila) e che rappresenta l’incremento più basso del 2021. Se si considera solo il settore privato i numeri migliorano leggermente: 317 mila nuovi posti di lavoro, oltre 100 mila in meno rispetto alle attese ma tutto sommato in linea con l’andamento del mese precedente. Sul fronte pubblico si segnalano 123 mila posti in meno, soprattutto nel settore dell’istruzione. Il dato forse più preoccupante è quello sul tasso di disoccupazione. Pur con poche nuove assunzioni, la disoccupazione scende al 4.8%, molto più delle attese. E’ il segnale che sono aumentati gli americani che non stanno attivamente cercando una nuova occupazione. La paga oraria cresce dello 0.6% su base mensile, +4.6% su base annua. Di fronte a questi dati la FED potrebbe anche decidere di rimandare ogni decisione sul QE.

Canada, mercato del lavoro a settembre. Buoni i numeri dell’occupazione in Canada nel mese di settembre. I nuovi assunti sono stati 157 mila, in rialzo rispetto ad agosto e ben oltre le attese (+65 mila). Forte aumento dei contratti a tempo pieno (+193 mila), mentre il tasso di disoccupazione scende sotto il 7%. Con il risultato di settembre il livello di occupati torna ai valori pre-pandemia.

Foto di Roy Harryman

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