Cina, rallentamento produzione industriale e consumi

Nel mese di agosto la produzione industriale ed i consumi in Cina sono cresciuti ad un ritmo più lento, confermando il momento poco brillante dell’economia di Pechino. Negli USA produzione industriale di agosto sottotono anche a causa dell’uragano Ida. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Australia, migliora la fiducia dei consumatori ad agosto. Torna a salire la fiducia dei consumatori australiani, nel mese di agosto l’indice Westpac-Melbourne Institute è cresciuto del 2%. A migliorare le aspettative sulla condizione economica e finanziaria sono state l’uscita dai periodi di lockdown ed l’accelerazione della campagna di vaccinazione.

Cina, rallentamento produzione industriale e consumi. I dati di agosto confermano il momento poco brillante dell’economia cinese. La produzione industriale in Cina cresce al ritmo più basso dal luglio del 2020, registrando il sesto mese consecutivo di calo del dato. Il +2% su base mensile è dovuto in larga parte ai lockdown causati dalla variante Delta ed alla mancanza di componenti (semiconduttori su tutto). Sul dato, scrive l’istituto di statistica cinese, influisce anche la serie di disposizioni emanate dalle autorità per contrastare gli elevatissimi livelli di inquinamento. Ma nel mese di agosto rallentano anche i consumi. Le vendite al dettaglio hanno registrato un progresso annuo del 2.5%, la più bassa variazione dall’agosto del 2020 ed il quinto dato consecutivo in calo. Anche in questo caso la causa principale sono i lockdown da variante Delta. Altri dati: la disoccupazione rimane stabile al 5.1%, mentre diminuiscono gli investimenti, sia pubblici che privati (+8.9% annuo contro il +10.3% del mese precedente).

Gran Bretagna, inflazione sale ad agosto. Balzo dell’inflazione nel mese di agosto per la Gran Bretagna. Su base annua (con molto base effect) il livello dei prezzi al consumo è cresciuto del 3.2% dal 2% del mese precedente, tre decimi sopra le attese. Dopo un mese di stallo torna a salire anche il dato congiunturale, +0.7% rispetto a luglio, la variazione più ampia dall’agosto del 2018. Il dato core segue la stessa tendenza: +0.7% su base mensile e +3.1% su base annua. I prezzi al dettaglio fanno segnare un incremento del 4.8% su base annua e dello 0.6% su base mensile. E la spinta sui prezzi non sembra finita: l’indice dei prezzi alla produzione è salito dello 0.7% su base mensile, un decimo in meno del mese precedente.

Europa, inflazione cresce anche se a ritmo moderato. I dati di Francia e Italia mostrano che la risalita dei prezzi al consumo ha toccato terra anche nel vecchio continente, seppur con un ritmo di crescita più compassato rispetto ad oltre oceano. In Francia, ad agosto, l’inflazione ha segnato un +1.9% su base annua (+0.6% mensile) in linea con le attese. In Italia il carovita rivede quota 2% annuo, un decimo sotto le attese (+0.4% su base mensile, un decimo in meno rispetto a luglio).

Eurozona, produzione industriale ancora in crescita a luglio. Nel mese di luglio la produzione industriale dell’Eurozona è tornata a salire. +1.5% su base mensile rispetto al -0.1% di giugno. Sul tendenziale la crescita è del 7.7%, in rallentamento rispetto al +10.1% di giugno, ma nettamente meglio delle attese. A sopresa poca la pressione sui salari, nel secondo trimestre la crescita della paga è stata negativa su base annua: -0.4%. L’indice del costo del lavoro nel secondo trimestre segna un calo su base annua dello 0.1%.

Canada, inflazione ad agosto. Nel mese di agosto l’inflazione canadese tocca quota 4.1% su base annua, con una variazione mensile dello 0.2%, in linea con le attese ed in calo rispetto al +0.6% del mese precedente. Si tratta del dato più alto dal marzo del 2003. Aumento anche per la componente core che tocca il +3.2%, quattro decimi in più rispetto al mese precedente.

USA, produzione industriale ad agosto. Quarto mese consecutivo di crescita per la produzione industriale statunitense ad agosto. Il +0.4%, condizionato dall’inizio della stagione degli uragani, è di un decimo sotto le attese del mercato, con la produzione della manifattura cresciuta dello 0.2% dal +1.6% di luglio. Stabile l’utilizzo della capacità produttiva. Sul fronte dei prezzi da segnalare il segno meno di quelli di import nel mese di agosto: -0.3% su base mensile, primo segno meno dall’ottobre dell’anno scorso. Su base annua la variazione scende al +9%, il dato più basso da marzo scorso.

USA, NY Empire index di settembre. L’indice dell’attività economica nell’area di New York migliora decisamente in settembre, passando da 18.3 a 34.3. Un balzo di 16 punti percentuali generato da un forte rialzo degli ordinativi (massimo da 17 anni) e delle spedizioni. Sul fronte dei prezzi non sembra ridursi la pressione inflazionistica: i prezzi di output toccano un nuovo record a 47.8, mentre quelli degli input rimangono oltre quota 70. Si allungano i tempi di consegna, con la componente del sondaggio che li misura a toccare un nuovo record. Buone notizie anche sul fronte occupazione.

Foto di David Mark

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