Germania, indice IFO di luglio giù. Giappone, settore privato in frenata

Nel mese di luglio l’indice IFO sulla fiducia delle imprese in Germania scende per la prima volta dopo sette mesi di rialzo. Il PMI giapponese mostra nel mese in corso una frenata del settore privato. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Giappone, settore privato in frenata a luglio. Il dato preliminare del sondaggio PMI di luglio conferma i segnali di frenata del settore privato giapponese. L’indice elaborato da IHS Markit si ferma a 47.7, in calo dal 48.9 di giugno ed in zona contrazione per il terzo mese consecutivo. Se la manifattura regge sopra quota 50 (52.2) malgrado le difficoltà di approvigionamento di materie prime e componenti e con i prezzi che sono tornati a salire dopo una pausa a giugno, é il settore servizi a pagare maggiormente, con la componente dei nuovi ordini in zona contrazione oramai da un anno e mezzo. Cede leggermente la componente occupazione, mentre anche sul fronte delle aspettative le imprese giapponesi nutrono qualche dubbio in più sui prossimi mesi.

Germania, indice IFO di luglio al primo calo da 7 mesi. Il Business Climate indicator redatto dall’IFO per l’economia tedesca scende nel mese di luglio per la prima volta dopo sette mesi consecutivi di rialzi. Il 100.8 è, inoltre, quasi due punti sotto le attese del mercato. La percezione della condizione attuale si rafforza ma sono le attese per i prossimi mesi ad essere turbate da pandemia e prezzi. Sul settore manifatturiero pesano soprattutto i costi delle materie prime e le difficoltà ad assumere; sul settore dei servizi (in particolare il turismo) è il rischio di una quarta ondata di contagi a raffreddare gli entusiasmi.

Brasile, a luglio migliora fiducia consumatori. L’indice FGV sulla fiducia dei consumatori brasiliani è migliorato a luglio per il quarto mese consecutivo. Migliorano le aspettative sull’andamento dell’economia nei prossimi mesi e qualche segnale arriva anche dalla propensione agli acquisti. Il dato, osservano i relatori del sondaggio, presenta comunque elementi di forte disomogeneità, specie sulla condizione finanziaria delle famiglie, con le fasce più povere in grave difficoltà di fronte ai recenti rialzi dei prezzi.

USA, vendita di nuove case a giugno. Le vendite di nuove case negli USA sono scese a giugno per il terzo mese consecutivo. Il -6.6% mensile porta il numero di compraventive a 676 mila, il livello più basso dall’aprile del 2020. Cosa sta succedendo? Le cause di tale andamento sono sostanzialmente due: lo stock di case disponibili rimane basso, anche se a giugno è risalito rispetto a maggio con 23 mila abitazioni in più, a quota 353 mila; i prezzi stanno salendo sensibilmente e questo mette fuori mercato molti compratori, il prezzo di un’abitazione è ora stimato attorno ai 360 mila dollari, 20 mila dollari in più rispetto a giugno 2020.

Foto di Janno Nivergall

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