UK, deficit record. Germania, fiducia consumatori in calo

In UK cifra record per il deficit pubblico che tocca i 323 miliardi di sterline nei primi otto mesi dell’anno. Buone notizie dal PIL del terzo trimestre anche se le previsioni per il periodo ottobre-dicembre sono negative. In Germania fiducia dei consumatori alle prese con il lockdown. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Germania, fiducia consumatori in calo. Il lockdown si fa sentire ed i consumatori tedeschi guardano con preoccupazione alle prossime settimane e all’inizio del nuovo anno. Sembra questa la fotografia scattata dal GfK Consumer Climate Indicator. L’indice scende nell’ultima rilevazione ai minimi da 5 mesi a questa parte, secondo mese consecutivo di calo. Interessante l’andamento delle componenti. Se da un lato cresce – seppur marginalmente – sia l’aspettativa sullo stato dell’economia nei prossimi 6/12 mesi, sia la propensione agli acquisti, dall’altro lato diminuiscono le prospettive di reddito dei consumatori tedeschi. Un cortocircuito che, secondo l’istituto GfK, spiegherà i suoi effetti sull’indice della fiducia anche nelle prossime settimane.

UK, deficit record e quarto trimestre in rosso. Continua a crescere il deficit inglese. Basti pensare che nel solo mese di novembre le spese sono state superiori alle entrate fiscali per oltre 33 miliardi di sterline. Nei primi otto mesi dell’anno fiscale il deficit ha raggiunto la cifra record di 323 miliardi di sterline, soglie mai raggiunte in tempo di pace. Una situazione che potrebbe peggiorare se, come tutto fa sembrare, l’ultimo trimestre del 2020 si chiuderà con un segno meno per quel che riguarda il PIL. A poco potrebbe servire il balzo del terzo trimestre, rivisto al rialzo a +16% trimestrale (-8.6% su base annua). Attualmente la previsione è per una recessione annua dell’11%, con il deficit al 19% del PIL

Brasile, cala fiducia consumatori. Terzo mese di calo consecutivo per l’indice della fiducia dei consumatori brasiliani. Il 78.5 di dicembre è il dato più basso da giugno scorso. La seconda ondata di covid, unita all’aumento della disoccupazione, fanno ridurre la propensione al consumo e rendono un po’ più grigia l’aspettativa sui prossimi mesi.

Eurozona, ripresa robusta dal secondo trimestre 2021. L’Eurozone Economic Outlook rilasciato oggi conferma la battuta d’arresto che la seconda ondata di covid sta imponendo alla ripresa economica della zona Euro. Allo stesso tempo ISTAT, Ifo e KOF vedono segnali di ripresa già nel primo trimestre 2021, con un rafforzamento nel secondo trimestre del prossimo anno. -2.7% la stima del PIL del 4° trimestre 2020, +0.7% e +3% rispettivamente le attese per i primi due trimestri del 2021. Andamento simile – ma molto lento – per l’inflazione vista tornare sopra il mezzo punto percentuale nel 2° trimestre 2021.

USA, vendite di case esistenti. Frena a novembre la vendita di case esistenti, pur rimanendo in un contesto robusto. Rispetto ad ottobre le vendite sono diminuite del 2.5%, primo segno meno da 6 mesi a questa parte e peggio di quanto ci si attendesse (-1%). Su base annua il delta rimane positivo, con un +25.8% su novembre 2019. Bassa la disponibilità, solo 1.28 milioni di case esistenti in vendita, uno stock esauribile – a questi ritmi – in 2,8 mesi.

USA, aggiustamenti su PIL e profitti. Il PIL USA del terzo trimestre è stato rivisto al rialzo di tre decimali, da +33.1% annualizzato a +33.4%. Rivisti al ribasso, invece, i profitti aziendali che risultano quindi cresciuti del 27% nel terzo trimestre contro la precedente stima del 27.5%.

Foto di Adam Derewecki

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