USA, occupazione cresce ad ottobre

Negli USA l’occupazione ha continuato a crescere anche in ottobre. Numeri migliori delle attese. Scende la disoccupazione che però è sempre più di lungo periodo. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Germania, produzione industriale a settembre. Quinto mese consecutivo di crescita per la produzione industriale tedesca a settembre. Buone e cattive notizie assieme nel +1.6% su base mensile. Da un lato si tratta del miglior dato a tre mesi, dall’altro è una variazione di oltre un punto più bassa delle attese. Infine, rispetto al periodo pre-pandemia l’output industriale paga ancora 8.4 punti percentuali. Su base annua, rispetto a settembre 2019, la produzione risulta inferiore del 7.3%.

Spagna, produzione industriale. Italia, vendite al dettaglio. Dati di settembre per Spagna ed Italia. L’economia iberica registra un calo della produzione industriale inferiore alle attese del mercato, -3.4% su base annua, in diminuzione rispetto alla rilevazione di agosto. Per quel che riguarda il nostro paese, l’Istat segnala una frenata dei consumi nel primo mese d’autunno. Le vendite al dettaglio sono calate dello 0.8%, portando il delta annuale al +1.3%

Francia, rimbalzo occupazione nel terzo trimestre. Nel periodo luglio-settembre sono aumentati i posti di lavoro in Francia. Un +1.9% che rappresenta il primo rialzo dopo due trimestri di contrazione. Notevole il contributo dei contratti a termine, con un balzo del 23%. Su base annua il saldo rimane negativo per l’1.1%.

USA, occupazione a ottobre. L’economia americana mette a referto 638 mila nuovi posti di lavoro nel mese di ottobre. Si tratta dell’incremento più basso da sei mesi a questa parte, con un trend discendente, da giugno in poi, che sembra consolidarsi. Sul risultato pesano i 268 mila lavoratori pubblici in meno; il solo settore privato segna + 906 mila, meglio di settembre, con un contributo consistente del settore servizi. Nel complesso il dato è migliore delle aspettative. Dei 22 milioni di posti di lavoro persi a marzo, solo 12 milioni sono stati recuperati. Scende il tasso di disoccupazione, ora al 6.9% dal 7.9% di settembre. Aumenta però la disoccupazione a lungo (oltre le 27 settimane) che ora rappresenta il 32% del totale dei disoccupati. Al 12%, invece, il tasso dei sottoccupati (underemployed), vale a dire i lavoratori scoraggiati e coloro che accettano anche contratti a tempo determinato per motivi economici. Cresce di un decimale il tasso di partecipazione, ora al 61.7%

Canada, mercato del lavoro e PMI. Aumenta l’occupazione in Canada anche nel mese di ottobre, ma lo fa con un ritmo più basso delle attese. Sono 83,6 mila i posti di lavoro recuperati, meno dei 100 mila previsti e degli oltre 370 mila di settembre. Il tasso di disoccupazione scende di un decimale all’8.9%, mentre il tasso di partecipazione sale al 65.2% (meglio delle attese). Intanto ad ottobre l’Ivey PMI segna 54.5, migliorando il dato di settembre e le aspettative di mercato. Quinto mese consecutivo in area espansione.

Altri spunti

Oro ed elezioni USA. Banche, Brexit e la Germania.

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Prospettive per l’oro. Il clima di incertezza premia il lingotto. L’ipotesi di elezioni USA contestate porta a oltre il 4% il guadagno a sette giorni. La notizia del riconteggio in Georgia e le affermazioni di Trump non fanno altro che alimentare ulteriore incertezza che si traduce in un rifugio nell’oro. Ma per il metallo pesante, dicono da Morgan Stanley, il quadro rimane buono anche per i prossimi mesi. Anche se si risolvesse velocemente la sfida elettorale, rimarrebbe sul campo la questione fondamentali macro, che per ora rimangono incerti.

Banche d’affari, ultime mosse pre Brexit. Con il 50% di possibilità di giungere ad un accordo (stando alle fonti UE), le grandi banche d’affari non rimangono a guardare. Se Morgan Stanley ha trasferito 230 miliardi di dollari da Londra a Francoforte nel mese di settembre, ora tocca a Goldman Sachs che trasferirà 60 miliardi di dollari dalla city alla succursale tedesca. Francoforte è il nuovo ombelico finanziario europeo, con Citigroup Inc., UBS Group AG and Standard Chartered Plc che hanno a loro volta eletto la nuova sede europea in riva al Meno.

Foto di Brian Merrill

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