Gran Bretagna, BoE rafforza stimoli monetari. USA, sussidi disoccupazione stabili

In Gran Bretagna la BoE rafforza gli stimoli monetari aumentando la portata del piano di acquisto titoli. Negli USA i sussidi di disoccupazione settimanali rimangono sopra quota 700 mila. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Gran Bretagna, BoE rafforza stimoli monetari su aspettative macro peggiorate. La banca centrale inglese (BoE) rafforza gli stimoli monetari rimpolpando il piano di acquisto titoli con altri 150 miliardi di sterline, ben 50 in più rispetto alle attese. L’ammontare complessivo dell’operazione arriva a 895 miliardi di sterline (di cui 20 miliardi destinati all’acquisto di titoli corporate). Una mossa che va oltre le attese del mercato e votata all’unanimità dal board presieduto da Andrew Bailey. La motivazione della scelta sta nei numeri. La crescita del PIL inglese nel terzo trimestre si fermerà al 16.2% dal 18.3% previsto ed il quarto trimestre dovrebbe tornare in rosso (-2%). Il 2020 dovrebbe quindi chiudersi sotto le precedenti stime, mentre anche la crescita attesa per il 2021 è stata limata al ribasso (nessun rischio di double dip al momento, specifica Bailey). Pandemia ma anche incognite Brexit pesano sull’economia inglese che ad ottobre registra una flessione anche nel settore costruzioni, con il sondaggio PMI che scende a 53.1 da 56.8 (peggio anche delle attese). Nel nostro Borsino MacroEconomico la Gran Bretagna rimane sotto quota 5.

Germania, segnali di frenata dagli ordinativi. Una significativa frenata per gli ordini all’industria tedesca si è verificata lo scorso settembre. I dati pubblicati oggi parlano di un +0.5% su base mensile, il peggior dato da aprile, ben al di sotto del 2% prospettato dagli analisti. A venir meno sono stati soprattutto gli ordini dagli altri paesi europei (-6%) mentre hanno retto gli ordini domestici (+2.3%). Continua a rimanere in zona contrazione il settore costruzioni, il sondaggio PMI di ottobre segna 45.2, in peggioramento dal 45.5 di settembre.

Eurozona, vendite al dettaglio e nuove stime Commissione. A settembre le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono scese del 2% su base mensile, più del previsto, portando il saldo a 12 mesi a +2.2% (sotto le attese ed in peggioramento dal +4% precedente). La Commissione europea, intanto, aggiorna le stime di crescita limandole verso il basso. Il PIL dell’Eurozona è visto in crescita nel 2021 del 4.2%, quasi due punti in meno rispetto alle stime precedenti. Il 2020 dovrebbe chiudersi con un -7.8% di PIL (ma rimane da quantificare l’effetto nuovi lockdown), Spagna la peggiore con un pesantissimo -12%, -9.9% per l’Italia.

Brasile, settore privato accelera espansione. In ottobre il settore privato conferma ed accelera la propria fase di espansione. Questo dice il sondaggio PMI composite di ottobre: 55.9 da 53.6. Secondo mese consecutivo sopra 50 per il settore servizi che dal 50.4 di settembre passa a 52.3

USA, mercato del lavoro stabile. In attesa della FED (questa sera) e dei dati ufficiali sul mercato del lavoro (domani), la settimanale statistica sulle richieste di sussidi di disoccupazione ci conferma uno stato di sostanziale stabilità per l’occupazione statunitense. Le richieste settimana scorsa sono state 751mila, 7 mila in meno di 15 giorni fa e peggio di quanto ci si attendesse (732mila). La media a 4 settimane si fissa a 787mila, mentre i sussidi continuativi scendono ancora di circa 600 mila unità a 7.28 milioni. Nel terzo trimestre la produttività del lavoro è scesa di 6 punti circa (da 10.6% a 4.9%, peggio delle attese). Scende anche il costo per unità di lavoro (-8.9%, meno delle attese), segnalando la scarsità di spinte inflazioniste proveniente dai salari.

Altri spunti

Boom ricavi per il settore videogiochi. Titoli tecnologici ed elezioni USA. Baltic Dry Index

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Settore videogiochi, aumentano i ricavi oltre attese. La pandemia sta accelerando la crescita del comparto videogiochi. Stando ad una ricerca Newzoo le proiezioni sui ricavi del 2020 sono aumentate del 20%. Un giro d’affari che potrebbe toccare i 179 miliardi di dollari. La parte da leone, con quasi 90 miliardi di dollari di ricavi, la fanno le applicazioni per il mobile, seguono (a discreta distanza) console e pc.

Perchè i tecnologici rimbalzano a Wall Street? I primi risultati elettorali hanno messo le ali alla borsa americana ed in particolare la settore tecnologico. Perchè? Sembra che i titoli Tech beneficino delle aspettative di un senato repubblicano, ipotesi vista come scudo contro le paventate iniziative antitrust democratiche, oltre che come intralcio all’aumento delle tasse sui profitti aziendali. Non è escluso che sul nuovo rialzo non pesino anche valutazioni sulla pandemia, con la seconda ondata che potrebbe innestare nuovi lockdown, spingendo settori come quello delle comunicazioni e dell’ecommerce.

Baltic Dry Index sull’ottovolante. L’indice che monitora il costo del trasporto di materie prime sta attraversando un periodo di forte volatilità. La ripresa cinese – la Cina è il più grande importatore di materie prime al mondo – ha dato fiato nei mesi estivi all’indice, con un picco di 2186 punti raggiunto a inizio ottobre. Poi un rapido declino che lo ha portato a 1224 nel giro di un mese. Pur con la sua enorme volatilità, anche il Baltic Dry Index ci sta avvertendo del rallentamento della ripresa dell’economia mondiale nel corso di questo ultimo scorcio di 2020.

Foto di Free-Photos

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