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Ripresa veloce solo con il contenimento della pandemia.

L’economia globale sta riprendendo a ritmo più lento del previsto e la strada per il recupero sarà lunga. I moniti di FMI e FED arrivano nella settimana in cui i mercati finanziari scoprono, forse, che non ci sarà ripresa veloce senza adeguate politiche di contenimento della pandemia.

Il Fondo Monetario Internazionale rilascerà il suo aggiornamento all’Economic Outlook il 24 giugno, ma qualche anticipazione è arrivata direttamente dalle parole della capo economista dell’organizzazione, Gita Gopinath.

Per il Fondo l’economia globale sta recuperando con ritmi molto più lenti di quanto ci si aspettasse e la crisi scatenata dalla pandemia è destinata a lasciare effetti persistenti. Nell’intervento video, registrato nei giorni scorsi per l’Asian Monetary Policy Forum, Gopinath punta il dito sull’incertezza e sulla difficoltà di fare previsioni, date le tante variabili in campo: come si riorganizzerà il mercato del lavoro, le problematiche collegate ai rischi di fallimenti ed insolvenze, il cambiamento delle abitudini dei consumatori.

Parole e pensieri che fanno il paio con le dichiarazioni del governatore della Federal Reserve. Nella conferenza stampa di mercoledì scorso J Powell ha ribadito quanto la strada verso il pieno recupero dalla crisi pandemica sia lunga. Tanto lunga da prospettare tassi vicini allo zero fino al 2022.

World Bank, OCSE e Federal Reserve e tra qualche giorno l’FMI. E’ la lunga serie di moniti lanciati dalle più importanti istituzioni economiche internazionali a mercati finanziari pervasi da un galoppante, ma fragile, ottimismo.

Gopinath attribuisce il comportamento dei mercati finanziari alla forte e veloce risposta che politica monetaria e fiscale hanno messo in campo per contrastare la crisi. Tuttavia rimane il problema – diceva la capo economista dell’FMI il 4 giugno scorso – circa il quanto possa durare questa fase e per quanto possano rimanere sostenibili questi interventi.

Forse una prima risposta al dubbio sollevato da Gopinath è arrivata ieri. Solo per citare le borse americane, il Dow ha perso il 6,9%, il Nasdaq e lo S&P500 oltre il 5%. Perchè? Improvvisamente sui mercati sembra essere tornato un dubbio: ok politica monetaria, ok politica fiscale, ma il contenimento del virus?

Eccolo il limite degli interventi di stimolo, fiscali e monetari: la capacità dei governi di mettere in atto misure efficaci di contenimento della pandemia, per ridurre la portata della seconda onda di covid-19 e permettere all’economia di ripartire. Senza un piano di contenimento tutti gli sforzi messi in campo rischiano di essere vani.

Dopo aver chiamato a gran voce l’intervento della politica monetaria e della politica fiscale, è arrivato il momento che anche la politica – senza aggettivi – batta un colpo, forte e univoco, sul come intende tenere sotto controllo la diffusione del coronavirus. I mercati finanziari ascoltano e reagiscono di conseguenza.

Foto di fernando zhiminaicela

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