BCE, aumenta potenza di fuoco. USA, sussidi disoccupazione oltre le attese

Giornata di soprese quella odierna. La BCE aumenta la potenza di fuoco del suo PEPP ben oltre i 500 miliardi attesi. Negli USA i sussidi di disoccupazione continuano a crescere. Questo ed altro nella penultima K Briefing della settimana.

BCE, aumenta potenza di fuoco. Come da anticipazioni della vigilia la BCE ha deciso di rafforzare la risposta monetaria alla crisi scatenata dal coronavirus. L’istituto centrale decide per un aumento del PEPP, il piano di riacquisto titoli d’emergenza; 650 miliardi di euro in più con una scadenza spostata al giugno del 2021. Il totale del pacchetto di riacquisti arriva a 1,35 trilioni di euro. Una decisione che va oltre le attese degli analisti (le ipotesi si fermavano a 500 miliardi in più). Ripresa lenta ed inflazione fiacca hanno indotto Francoforte ad agire in anticipo, cercando di mettere sul campo più forza possibile per lanciare un messaggio di stabilità ai mercati.

Dal punto di vista macro la BCE stima la crescita dell’Eurozona a -8.7% nel 2020 ed a +5.2% nel 2021. L’inflazione dovrebbe tornare sopra il punto percentuale molto lentamente (+1.3% solo nel 2022).

Sempre oggi sono arrivati i dati sulle vendite al dettaglio di aprile. -19.6% su base annua, -11.7% rispetto al mese precedente. Meglio di quanto atteso dai mercati ma pur sempre su livelli da record.

USA, ancora sul mercato del lavoro. Domani arriveranno i dati ufficiali sui nofarm payrolls di maggio. Nel frattempo fioccano altri elementi per valutare l’andamento dell’occupazione negli USA.

Si inizia con i tagli del personale annunciati dalle società americane. In maggio calano del 40% rispetto al mese precedente, 397 mila (secondo valore di sempre) per un totale da inizio anno di 1,414 milioni di posti di lavoro; il 389% in più dei primi 5 mesi del 2019.

Le richieste di sussidi di disoccupazione segnalano due elementi. Da un lato le riaperture non stanno riassorbendo occupazione. I sussidi continuativi tornano a salire: 21.47 milioni contro i 20,83 della settimana scorsa. Dall’altro lato le richieste iniziali di disoccupazione continuano a crescere a ritmi molto elevati. Settimana scorsa sono state 1,87 milioni, si torna sotto i 2 milioni ma gli analisti si aspettavano qualcosa di meglio. La media a 4 settimane, meno volatile, si fissa a 2,28 milioni. Dal 21 marzo i nuovi disoccupati americani superano i 40 milioni.

Foto di ProfessionalPhoto

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