Canada, Banca Centrale taglia i tassi. USA, ISM servizi sale ancora.

Continua l’ondata di stimoli monetari per far fronte all’emergenza coronavirus. Dopo la sopresa FED oggi tocca al Canada, qui la Banca Centrale taglia i tassi di 50 punti base. Negli USA, intanto, l’ISM servizi di febbraio non risente ancora del covid-19 ed accelera in zona espansione. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Eurozona, PMI servizi. A febbraio il settore servizi dell’eurozona tiene, rimane sopra quota 50 ma cresce meno di quanto atteso. Questo il responso della revisione dell’indice sullo stato di salute del settore servizi. 52.6 da 52.5 di gennaio. Se rimane sostanzialmente invariata l’aspettativa economica, rallenta la componente occupazione e continua a contrarsi quella legata all’export. Anche a livello di singoli paesi il dato PMI è stato rivisto al ribasso rispetto alla stima flash. A livello composite, il PMI dell’eurozona tocca il suo massimo a 6 mesi, ma diminuisce l’aspettativa economica a causa delle vicende legate al covid-19

Banche centrali, ancora interventi. Una riduzione di 50 punti base del tasso di riferimento è stata operata dalle banche di Arabia Saudita, UAE e Bahrain. Il Quatar taglia di 75 punti base. In Europa, la Polonia lascia i tassi al minino storico di 1,5%.

Canada, Banca centrale taglia i tassi. La banca centrale canadese taglia di 50 punti base i tassi di interesse, portando il riferimento a 1.5%, il livello più basso dal 2018. Si tratta della prima volta dal 2009 che l’istituzione canadese adotta un taglio di 50 punti. Nel comunicato che ha accompagnato la decisione, il board specifica che l’economia canadese viaggia vicina al proprio potenziale con l’inflazione nel target. Tuttavia, l’epidemia di coronavirus rappresenta una minaccia per la crescita. Il primo trimestre è atteso in rallentamento rispetto alle previsioni. La Banca ha dichiarato che continuerà a tenere monitorata la situazione, in stretta collaborazione con il gruppo dei 7 e si è detta pronta ad eventuali altre manovre. Tagliati di 50 punti anche i tassi sui depositi.

Vendite al dettaglio a Gennaio in Eurozona. A gennaio le vendite al dettaglio sono salite dello 0.6% rispetto al mese precedente, in recupero rispetto al -1.1% di dicembre. Su base annua il rialzo è dell’1.7%. E lecito attendersi che il dato di febbraio possa ancora essere in attivo e che solo la lettura di marzo potrà dirci quanto e dove ha colpito l’epidemia di coronavirus. In Germania le vendite al dettaglio a gennaio sono cresciute ma meno di quanto previsto dagli analisti (+0.9% contro attese a +1%).

Brasile, ultimo trimestre 2019 sorprende i mercati. Con un tasso di crescita che non si vedeva dall’ultimo trimestre del 2017, il Brasile ha chiuso l’anno scorso con un +1.7% negli ultimi 3 mesi su base annua. A trainare, produzione industriale a +1.5% e servizi a +1.6%. Su base trimestrale la crescita è dello 0.5% (in calo rispetto allo 0.6% del 3° trimestre). Il 2019 si chiude comune con il tasso di crescita più basso da 3 anni, +1.1%. Il 2020 sembra partito leggermente peggio, il PMI composite cala a febbraio a 50.9 da 52.2, il PMI servizi da 52.7 a 50.4. In precedenza il dato sul PMI manifatturiero aveva battuto le attese passando dal 51 di gennaio al 52.3 di febbraio.

USA, accelera settore servizi. ISM servizi segna a febbraio 57.3, contro attese di 54.9 ed in rialzo rispetto al 55.5 di gennaio. Tra le componenti schizza verso l’alto quella dei nuovi ordini. Cresce quella relativa all’occupazione, mentre cala vistosamente la componente prezzi. Non ci sono particolari variazioni sul fronte dei tempi di spedizione, segno che é ancora troppo presto per valutare l’impatto del coronavirus sul settore che, ricordiamo, rappresenta il serbatoio occupazionale americano. Dall’ISM sottolineano tuttavia una certa preoccupazione tra gli intervistati che, pur rimanendo ottimisti, si interrogano sugli effetti del coronavirus sulla catena di distribuzione. L’analogo sondaggio condotto da Markit, invece, fa scendere sotto quota 50 il PMI servizi; è la prima volta dall’ottobre del 2013.

Questionario ADP, occupazione cresce. Secondo il questionario ADP, che anticipa i dati del ministero del lavoro statunitense, l’occupazione a febbraio è salita di altre 183mila unità, meglio delle attese di mercato.

Foto da Wikipedia

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