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Gallup’s Economic Confidence Index. Americani ottimisti ma il governo rimane un cruccio

Gli ottimi dati sul mercato del lavoro e sui consumi rafforzano il ruolo della domanda interna nel sostenere la crescita degli Stati Uniti. Ma cosa pensano davvero i cittadini americani? Il Gallup’s Economic Confidence Index ed il sondaggio che lo contiene ci danno qualche indicazione.

In novembre l’economia americana ha creato 266mila posti di lavoro, portando il tasso di disoccupazione al 3,5%, il dato più basso da 50 anni. Il periodo natalizio, secondo un report di Bank of America, dovrebbe essere iniziato con il piede giusto per quel che riguarda i consumi. I dati diffusi dai principali operatori del settore, online ed offline, confermano che la domanda interna americana c’è e fa valere il suo, circa, 70% di contributo alla ricchezza prodotta annualmente dagli Stati Uniti.

Nello stesso mese, precisamente nella prima metà di novembre, Gallup, società americana specializzata in sondaggi, ha effettuato la sua consueta intervista mensile per elaborare il suo Gallup’s Economic Confidence Index. Un indicatore che prova a rendere in numeri la fiducia dei cittadini americani nell’economia. I risultati sono lampanti.

Il 55% degli americani ritiene che la situazione economica sia ottima o buona, solo il 9% degli intervistati la dipinge a tinte fosche. Una percentuale di pessimisti sotto il 10%, fa notare Gallup, non si vedeva da prima dei tristi accadimenti del settembre 2001.

Se il dato sulla situazione attuale è “sfacciatamente” ottimista, gli statunitensi tendono ad essere più incerti sul futuro, con il 52% che pensa ad un economia in miglioramento nei prossimi mesi ed il 41% convinto che le cose volgeranno, invece, al peggio. Un dato, comunque, migliorato rispetto alle letture di settembre ed ottobre, basti pensare che a settembre circa la metà degli intervistati riteneva prossima una recessione.

Il 35% degli americani si ritiene soddisfatto di come stanno andando le cose negli USA, un dato in crescita guidato, ci dicono i numeri di Gallup, dalla ritrovata fiducia degli elettori repubblicani. La soddisfazione tra i sostenitori del GOP è cresciuta al 66%, percentuale mai vista nel 2019. In generale il tasso di soddisfazione si mantiene ampiamente sotto il 40%, livello che non viene più raggiunto dai tempi del secondo mandato di George W. Bush, era il 2005.

La politica è un cruccio anche per gli statunitensi. Alla specifica domanda su quale sia il principale problema degli USA, il 33% risponde senza esitazioni che è il governo (percentuale che si attesta sopra il 35% sia tra gli elettori democratici che tra quelli repubblicani). L’11% pensa all’immigrazione, il 6% alla sanità e solo il 4% cita la povertà come principale malanno del paese. La soddisfazione per il lavoro del congresso rimane a livelli bassi, pur evidenziando un miglioramento a novembre, frutto molto probabilmente, della ritrovata visibilità dei democratici con la procedura di impeachment nei confronti del presidente Trump.

La sintesi del sondaggio porta il Gallup’s Economic Confidence Index a toccare quota 29, la migliore lettura da luglio scorso.

Foto di Ed Judkins

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